L'Inps non invia sms e al 55enne viene sospeso il reddito di cittadinanza

Lunedì 4 Novembre 2019
L'Inps non invia sms e al 55enne viene sospeso il reddito di cittadinanza
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MESTRE - Reddito di cittadinanza, anche a Mestre c'è chi lamenta problemi con l'accredito della mensilità di ottobre. «Avrei dovuto presentare un aggiornamento alla domanda già consegnata in marzo per ottenere il contributo, ma l'ho saputo soltanto quando mi sono accorto che i soldi dell'ultimo mese non mi erano arrivati. A quel punto infatti sono subito andato all'Inps a chiedere spiegazioni e allora ho capito: l'sms con il quale avrebbero dovuto avvisarmi dell'obbligo di presentare l'integrazione entro il 21 ottobre non mi era arrivato - racconta un 55enne disoccupato già da qualche anno - Trovo assurdo che il sussidio mi venga sospeso, non sono stato io a sbagliare. Nel frattempo mi sono subito rivolto agli uffici dell'Inps, ho provveduto a completare i dati richiesti e mi è stata data in cambio una ricevuta che attesta l'avvenuto aggiornamento della mia posizione. - racconta il cittadino  residente a Mestre - In ogni caso però non mi sento tranquillo perché ho ricevuto risposte contraddittorie, diverse a seconda della persona con cui parlavo. L'ultimo operatore a cui ho chiesto, ieri mattina, mi ha detto che dovrò aspettare la fine di novembre per sapere qualcosa». La domanda è anche se il contributo di ottobre andrà perso o se potrà essere in qualche modo recuperato in futuro. L'integrazione, necessaria per continuare a ricevere il sussidio, serviva ad attestare i nuovi e più stringenti requisiti per accedere alla misura di contrasto alla povertà. Per continuare ad aver diritto al mensile bisognava dunque dichiarare: di non essere sottoposti a misure cautelari, di non essere stati condannati in via definitiva negli ultimi 10 anni, e di non avere all'interno del proprio nucleo familiare nessun componente che sia diventato disoccupato a seguito di dimissioni volontarie. Un'ulteriore dichiarazione in più riguardava infine i cittadini extracomunitari. «Come è successo a me, anche molte altre famiglie non hanno ricevuto il messaggio, l'errore però non è stato nostro», dice ancora il 55enne residente a Mestre, il quale riferisce anche che ci sarebbero stati inoltre altri aventi diritto la cui procedura di aggiornamento, fatta con lo smartphone, non sarebbe andata a buon fine. Anche loro rischierebbero di saltare un mese. In tutta Italia, secondo i primi dati, le famiglie che si sono viste sospendere il contributo di ottobre per il mancato aggiornamento sarebbero almeno 100mila, di cui la metà extracomunitarie. (E.Cal.) 
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Ultimo aggiornamento: 16:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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