Arredamont, la fiera che fa risplendere il "legno perduto"

Domenica 27 Ottobre 2019 di Gloria Vardanega
Arredamont, la fiera che fa risplendere il "legno perduto"
Arredamont, la mostra dell'arredare in montagna, inaugurata ieri, puntuale come ogni anno, nel polo espositivo di Longarone Fiere, si conferma come uno dei più importanti eventi legati all'artigianato e al settore dell'arredamento di montagna, arrivando all'edizione numero 42. Quella del 2019 appare estremamente ricca e segna anche quest'anno il tutto esaurito per quanto riguarda gli spazi occupati, con una presenza di «circa 160 espositori e quasi 200 marchi che vengono esposti» come ricorda Gian Angelo Bellati, presidente di Longarone Fiere. «Non solo quantità però, c'è una qualità grandissima», connessa certo alla materia prima (il legno, protagonista assoluto di questa fiera di montagna, declinato in vari componenti d'arredo), ma anche e soprattutto a passione e innovazione delle aziende presenti. «E sono aziende del territorio, bellunese e veneto - sottolinea Bellati -, però non dimentichiamo che abbiamo imprese da 11 regioni italiane». Arredamont dunque amplia il proprio orizzonte, coinvolgendo realtà nazionali e internazionali (4 le imprese provenienti dall'Unione Europea), proponendo un vasto programma di eventi collaterali che proseguirà per tutta la settimana, terminando domenica 3 novembre. «Arredamont ha una grandissima e bellissima storia - queste le parole del sindaco di Longarone e presidente della provincia Roberto Padrin perché questo è uno degli eventi più importanti di Longarone Fiere, quello con più visitatori». «È un pezzo importante del nostro territorio» sostiene Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno. Eppure questa edizione di Arredomont fa emergere uno spaccato importante del territorio bellunese, connesso alla tempesta Vaia, l'ondata di maltempo che colpì i territori del triveneto tra il 28 e il 29 ottobre 2018, modificando irrimediabilmente i panorami boschivi delle aree trentine e bellunesi. A un anno di distanza i ricordi rimangono presenti: «Il mio pensiero va a quello che è successo un anno fa, a quel 29 ottobre quando decidemmo di chiudere la fiera per quella giornata di lunedì» racconta Padrin, nella speranza che questa edizione numero 42 di Arredamont riprenda l'eredità della precedente, andando oltre la tragedia per proporre una realtà imprenditoriale fluida, snella e reattiva (come invocato dall'europarlamentare Gianantonio Da Re, ospite all'inaugurazione).
IL TEMA PIÙ SENTITO
Il tema più chiacchierato è il futuro: bisogna partire dalla tradizione della lavorazione del legno, così ben radicata nel Bellunese, cuore pulsante della produzione e progettazione di mobilio, ma non solo, toccando il mondo dell'oggettistica, dei complementi d'arredo, fino a pavimenti e boiserie. È il caso di Antica Edilizia che ha fatto della lavorazione e recupero del legno un suo punto di forza, collaborando con Italia Contract, azienda con uno storico di 30 anni di esperienza nel settore. Forte attenzione dunque è data a riutilizzo e riciclo del legno, reinventandolo continuamente come componente di arredo. Il tema viene ripreso da Antoniazzi&Piovesana, azienda nata nel 1980 a Vittorio Veneto, da oltre 30 anni nel campo dell'arredamento: «Quello che proponiamo è realizzato da noi, quindi è un nostro progetto a livello di arredo» precisa Guerrino Antoniazzi, fondatore e titolare di un marchio ispirato alla lavorazione artigianale, in cui la figura dell'uomo diviene fondamentale, perché «tutto deve essere toccato con mano». Non solo legno però, ma anche tappezzeria e tessuti: interessante il caso di Fiocco di legno, dal 1963 impegnato come laboratorio di tessitura puntando su una fibra naturale, realizzata da una miscela di legnami, fino a ottenere un filato totalmente artigianale che presenta ancora una volta un made in Italy innovativo e ricercato.
 
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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