«Di quale etnia sei?» Test del Dna anti-razzista per studenti a scuola

Mercoledì 23 Ottobre 2019 di Mauro Favaro
«Di quale etnia sei?» Test del Dna anti-razzista per studenti a scuola
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TREVISO - Test del Dna a scuola contro il razzismo. Sono 21 gli studenti degli ultimi tre anni del liceo scientifico del collegio vescovile Pio X di Treviso che, assieme a tre professori, andranno a scoprire le proprie origini attraverso l'analisi della mappa contenuta nel loro Dna. Leggendo cosa c'è scritto nei geni, è possibile ricostruire la provenienza geografica dei pezzetti che compongono ogni albero genealogico. I ragazzi, così come gli insegnanti, invieranno dei campioni di saliva raccolta con dei tamponi al centro specializzato Myheritage, con base negli Stati Uniti. Di seguito, confronteranno le singole risposte, che verranno rese anonime, direttamente in classe. Ogni persona, si sa, è il frutto di innumerevoli intrecci avvenuti in migliaia di anni tra le popolazioni di diverse zone del pianeta. Solitamente tali intrecci restano sconosciuti. Ma la storia è impressa nel Dna di ciascuno. E adesso i ragazzi del Pio X scopriranno i propri. Grazie all'attività dei professori Tommaso Pozzobon, Francesca Zugno e Alberto De Piccoli, rispettivamente insegnanti di scienze, storia e filosofia, la scuola ha sviluppato un progetto ad hoc, intitolato Genetica delle popolazioni e inserito nei percorsi competenze trasversali e orientamento (Ptco), l'ex alternanza scuola-lavoro. Si tratta di uno tra i 24 percorsi pomeridiani che completano l'offerta formativa e che coinvolgono in tutto 227 studenti. 

LE RAZZE «È accettato dal mondo scientifico che le razze non esistono spiega il rettore del Pio X, monsignor Lucio Bonomo tuttavia sono molto diffusi sia il concetto dell'umanità divisa in razze sia il forte sentimento di appartenere alla migliore. Questo laboratorio ha basi scientifiche sul piano genetico e aiuta gli studenti a formarsi le opinioni a partire da elementi oggettivi. Sul piano storico, poi, verrà analizzato il razzismo a partire dalla Guerra di secessione americana mentre dal punto di vista filosofico è prevista un'analisi antropologica tra concetto di razza e cultura». L'idea è partita direttamente dai ragazzi del liceo scientifico. «Gli studenti hanno affrontato il tema del Dna durante le lezioni di scienze. Poi il discorso si è allargato alla genetica delle popolazioni fa il punto il preside Simone Ferraro c'è stato un confronto con il docente, che è stato anche ricercatore all'università. Da qui è nata l'idea del test del Dna. Come scuola, il nostro è un obiettivo formativo: accompagnare i ragazzi nello sviluppo della capacità critica attraverso le lenti della biologia, della storia e della filosofia». Il test del Dna non passerà in rassegna tutta la catena di marcatori, ma solo quelli necessari e sufficienti per identificare i caratteri della popolazione di appartenenza. L'istituto di Treviso sta terminando di definire la documentazione necessaria per la protezione della privacy.

DATI SENSIBILI Si tratta di dati sensibili: ogni studente potrà leggere i propri risultati, ma questi verranno poi usati per la discussione in classe solo in modo anonimo. «Con lo studio che andremo ad affrontare si scoprirà che nel nostro Dna c'è tutta la storia dell'umanità: siamo tutti quanti una sfumatura di colore di un arcobaleno conclude Ferraro se andassimo in Cina percorrendo la Via della Seta non riusciremmo a capire, passo dopo passo, dove finisce una popolazione con certi caratteri e dove inizia la successiva. All'analisi scientifica, se ne aggiungerà una di carattere storico per lo studio della comunicazione adottata per diffondere il concetto di razza e una filosofica finalizzata a evidenziare le connessioni tra il razzismo e la cultura e a sviluppare uno spirito critico all'altezza della complessità del fenomeno». 

 
Ultimo aggiornamento: 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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