Il "ritocchino" del canone Ater: affitto da 284 a 723 euro

Martedì 22 Ottobre 2019 di Alessia Trentin
Il "ritocchino" del canone Ater: affitto da 284 a 723 euro
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BELLUNO - Da 284 euro a 723: canone Ater mette in ginocchio una famiglia bellunese. «Non sappiamo dove sbattere la testa dichiara la donna, madre di due figli -, lasceremo l'appartamento e prenderemo una casa nel libero mercato». Gli inquilini delle case popolari sono in rivolta. C'è chi minaccia di rivolgersi alla Procura, chi ha ricevuto lo sfratto e sta cercando un appartamento in affitto e chi, come la famiglia di Castion, non ha ricevuto l'invito ad andarsene, ma un canone d'affitto triplicato che vale più di uno sfratto. La donna vuole restare anonima, benchè ieri nell'assemblea pubblica organizzata da Cisl Fnp e da Sicet il sindacato degli inquilini della Cisl, abbia parlato apertamente suscitando comprensione e incredulità tra i presenti. Perché la sua storia sembra assurda. «In famiglia  siamo io, mio marito e due figli di cui uno all'Università spiega -. Fino a poco tempo fa mio marito non lavorava, oggi sì ma in due non superiamo i 2 mila euro di reddito al mese perché io ho un impiego part time. Quando Ater ha annunciato l'introduzione della legge regionale ci attendavamo 100 euro in più sull'affitto». Ma la lettera arrivata a casa in luglio, invece, riportava cifre ben diverse. La donna ha dovuto fissare gli occhi al foglio più volte per esser sicura di aver letto correttamente. «Pensavo avessero messo uno zero in più, mi sembrava impossibile racconta e il solo pensiero le fa inumidire gli occhi di lacrime -. Siamo caduti nella disperazione, abbiamo passato notti insonni perché sapevamo di avere solo 15 giorni di tempo per versare la somma, ma pagando non avremo avuto di che vivere fino alla paga sucessiva». La famiglia ha circa 60mila euro in banca, accantonati con un fondo sulla vita e liquidati a luglio. Un gruzzolo che i due coniugi volevano ora utilizzare per finire di arredare la casa Ater dove sono entrati tre anni fa, ma che, al momento, sta servendo loro per vivere. Si sono rivolti agli uffici dell'ente, dove è stato risposto loro che i calcoli sono stati fatti da un algoritmo elettronico e di attendere, perché a breve sarebbero stati rimodulati. Nel frattempo i due stanno cercando casa nel libero mercato. Un altro, ieri, ammetteva di non essersi dimenticato di consegnare l'Isee all'Ater e di averlo capito quando ha trovato nella busta affitto raddoppiato e sfratto. Un altro inquilino ancora, una donna, ieri minacciava di rivolgersi alla Procura. Dipendente della pubblica amministrazione, invalida e malata di tumore, la donna ha un Isee di 7700 euro e ora si trova a dover fare i conti con un aumento della locazione di oltre 100 euro, arrivando a pagare più di 300 euro. «Ho vissuto anche con 250 euro al mese racconta -. Sono stanca ed esasperata, amo la vita e per questo non mi suicidio, ma ci sono persone che nella mia condizione non ci penserebbero su due volte a uccidersi». 
LA LEGGEI sindacati sono seduti al tavolo di lavoro aperto in provincia dalla Regione. Domani ci sarà un nuovo incontro, la trattativa ormai sembra essere a buon punto e potrebbe portare una boccata di ossigeno agli inquilini. Ieri alle oltre cento persone intervenute alla riunione organizzata da Cisl, il responsabile regionale di Sicet Pietro Scomparin ha elencato e spiegato tutti i punti della legge sui quali i sindacati stanno cercando di ottenere modifiche. «Isee a 20mila è troppo basso ha detto -, forse abbiamo convinto anche la Regione ad alzarlo a 26mila. Per quanto riguarda i patrimoni chiediamo una franchigia per un importo di 20 mila euro». Insomma, se uno ha accantonato 40mila euro negli anni, 20 non vengono conteggiati. Inoltre, si chiederà di abbassare il canone e di renderlo calcolato sul 20% del reddito e non sul 25% come ora e di calcolare solo l'80% del valore Omi nel calcolo del canone, non il valore intero. Per quanto riguarda la mobilità, richiesta da Ater per i nuclei singoli o di due persone residenti in appartamenti grandi, per Cisl deve essere volontaria e non forzata. 
Alessia Trentin
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