Perché Felice Maniero ha perso ​la testa: liti sempre per i soldi

Lunedì 21 Ottobre 2019 di Maurizio Dianese
Felice Maniero con Marta Bisello
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Questione di soldi. Le litigate erano sempre e solo sui soldi. È la legge dantesca del contrappasso per cui il più ricco bandito del Nord Italia, il boss che si è ritirato dall’attività nel 1995 con almeno 50 milioni di euro in saccoccia, ha sbarellato proprio sui soldi. Ne sono convinti i suoi familiari, dalla mamma alla sorella, dai cugini ai cognati.

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Del resto Felice Maniero ha dato di matto - nel vero senso della parola - negli ultimi due anni, quando si è reso conto che non poteva continuare a fare la vita da nababbo. Ecco la depressione, sempre più forte. Ecco gli attacchi di panico. Ecco la violenza, verbale più che altro, ma visto che le urla venivano dall’uomo che ha condannato a morte senza pensarci almeno una dozzina di persone, si capisce il terrore della povera Marta Bisello che pure ne aveva passate con Felix di tutti i colori e tutto aveva superato per amore.

 
Delle litigate si parlava, nella famiglia Maniero intesa come parentame allargato, ma siccome si sapeva che in discussione c’erano i quattrini e siccome tutti davano per scontato che ne avesse ancora da parte, tutti si erano convinti che prima o poi si sarebbe ripreso da quegli attacchi di cattiveria improvvisa che pure aveva avuto due anni fa anche con la sorella. Del resto Felice Maniero non aveva alzato il telefono per chiedere soldi a nessuno dei suoi parenti, nemmeno a quelli che lui aveva fatto diventare ricchi e che qualche soldo da parte ce l’hanno ancora. Dunque, nessuno si era preoccupato nemmeno quando Marta Bisello si era confidata con una delle sorelle e con la cognata, Noretta Maniero. Ad entrambe aveva detto che la vita in casa era diventata insopportabile negli ultimi anni. «Mi urla, perde facilmente la pazienza, non lo capisco più».

Però, ancora nel settembre dell’anno scorso, interrogata nell’ambito del procedimento contro Michele Brotini, il broker toscano condannato per aver riciclato una dozzina di miliardi di lire del boss, era apparsa la Bisello di sempre. Forse solo un po’ più fredda, un po’ meno serena. Ma nessuno ci aveva fatto caso più di tanto perché Marta Bisello non era più la ragazzina innamoratissima del boss che aveva avuto un figlio dalla sorella e che, quando lei era ancora alle medie, aveva visto girare per casa, circonfuso nell’aura degli uomini di successo.

Del resto nel corso del processo si era saputo che pochi mesi prima in una telefonata a Noretta Maniero si era sfogata parlando proprio del clima irrespirabile di casa. Ma sembravano sempre scaramucce tra coniugi di vecchia data visto che i due tra una cosa e l’altra erano insieme più di 25 anni. Poi, tra settembre 2018 e luglio 2019, evidentemente le cose devono essere precitate, pare anche per colpa di un’altra donna. Ma soprattutto per colpa dei soldi. Che non bastano. Il che non significa che non ce ne siano più, ma che quelli che sono disponibili non sono più sufficienti ad assicurare il livello di vita da marajà che Maniero ha fatto ed ha sempre fatto fare alla sua famiglia. E se uno dei suoi parenti più stretti arriva a dire che ha “sbarellato”, significa proprio questo e cioè che ha dato i numeri. 

VITA IMPOSSIBILE
Al punto da arrivare a rendere impossibile la vita della donna alla quale lui diceva di essere riconoscente proprio per la serenità che era riuscita a costruire in famiglia e per la figlia che gli aveva dato e che era tutta la sua vita. E se ha “sbarellato” sui soldi è soprattutto perchè ha paura di non riuscire ad assicurare alla figlia la vita da principessa che, secondo lui, lei dovrà fare per sempre. Dunque i soldi. I soldi lo hanno mandato fuori di testa. Ma se i contanti si può anche arrivare a pensare - ma solo con grande applicazione - che siano agli sgoccioli e cioè che di quei 50-60 milioni di euro dei vecchi tempi sia rimasto ben poco tra investimenti sbagliati, soldi rubati dai parenti e dagli amici, spese folli e continue, di sicuro Maniero ha ancora un capitale in quadri d’autore. Perchè il bandito Felice Maniero non ha messo mano a quel capitale milionario, se sul serio ha tanto bisogno di soldi? Perchè una china di Picasso o un quadro di Manet, che pure “dormono” da qualche parte assieme a centinaia di altri pezzi di enorme valore, valgono una follia, anche se li svende. E allora? Allora in tutta questa storia dei soldi e delle violenze par di capire che manca ancora un pezzo.
Maurizio Dianese
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Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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