Coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino proclamato a Santiago del Cile e dintorni. A decretarlo è stato il generale Javier Iturriaga del Campo, incaricato della sicurezza a Santiago del Cile durante lo stato di emergenza dichiarato dopo le violenze dei giorni scorsi. Lo riferisce la Bbc. L'esercito aiuterà la polizia a pattugliare le strade durante l'emergenza dichiarata per 15 giorni, durante i quali le autorità potranno limitare la libertà di movimento e di riunione.
Migliaia di manifestanti hanno assaltato nei giorni scorsi le stazioni della metropolitana: Iturriaga ha parlato di 41 stazioni vandalizzate su 136, ma poi il presidente Sebastian Pinera ne ha contate oltre 78.
Tre persone hanno perso la vita nel corso dei disordini in Cile, alle quali si aggiungono le 5 persone morte nel rogo di una fabbrica di abbigliamento saccheggiata e data alle fiamme a Renca, comune della provincia di Santiago durante i disordini ancora in corso. Lo riferiscono i vigili del fuoco citati dalla radio locale Radio Bio Bio. Le altre morti sono avvenute in un incendio scoppiato in un supermercato saccheggiato nel comune di San Bernardo. I vigili del fuoco hanno trovato due corpi carbonizzati mentre un terzo è morto in ospedale. In diverse città del paese, supermercati e negozi sono stati saccheggiati, in un clima di caos per le manifestazioni iniziate a Santiago a causa dell'aumento dei prezzi del trasporto pubblico.