Nevegal, la montagna dei veneti ancora in bilico: si torna in aula

Venerdì 18 Ottobre 2019 di Federica Fant
Nevegal, la montagna dei veneti ancora in bilico: si torna in aula
5
BELLUNO É passata la metà di ottobre e fra una decina di giorni il Consiglio comunale tornerà a riunirsi. Potrebbe essere quella la sede in cui il sindaco Jacopo Massaro annuncerà la costituzione della nuova società che dovrebbe gestire gli impianti del Colle, seppur a ranghi ridotti. Oppure, a sorpresa, ma non sembra nelle sue intenzioni, rivedere la posizione del Comune e mettere in mani pubbliche gli impianti per un anno. Intanto ieri è stata nominata presidente della Commissione speciale per il Nevegàl, Maria Filippin, che sostituisce Franco Roccon dimesso con polemiche nello scorso Consiglio comunale. E quel 27 settembre, le minoranze lanciarono al Comune un'idea subito scartata, ma ora potrebbe essere riconsiderata. Fu proprio Roccon a presentare l'ordine del giorno sulla situazione del Nevegàl, i cui impianti saranno gestiti in forma pubblico-privata in attesa di un rilancio definitivo.  Presentandolo, ripercorse la lunga strada che ha portato alla new.co e concluse proponendo al sindaco una soluzione: «Abbiamo una società che si chiama Sportivamente Belluno, che può prendersi in carico direttamente gli impianti domani mattina, la portiamo in gestione, decidiamo di darle quella quota parte». Ipotesi che avevano suscitato perplessità da parte della maggioranza e anche da parte di qualche assessore. Solo se gli impianti fossero di proprietà pubblica, secondo la tesi proposta da Franco Roccon, «la Regione potrebbe girare i 600 mila euro per lo skilift delle Erte, altrimenti non li può mettere in una società mista. Quel contributo spiegava Roccon in aula - arriva dall'Unione europea, deve seguire la linea della rendicontazione che mantenga la stessa partita iva e lo stesso codice fiscale».
L'IPOTESIIl consigliere, nella sua lunga, premessa all'ordine del giorno aveva ribadito come dal novembre 2018 la città aspetta che il Comune assuma la regia istituzionale per gestire l'emergenza del Colle. Il consigliere ha ripercorso la riunione al Genio civile del 16 settembre: «In quell'occasione Illing presentò un piano complessivo di 12 milioni di euro, spalmato in diverse annualità. Con queste priorità: impiantistica, laghetto per l'innevamento e garanzia della continuità in tempi stretti. L'assessore Caner non ha mai parlato di 12 milioni, ma ha assicurato faremo la nostra parte». 
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci