Droga: multe e daspo anche ai clienti, presto 7 telecamere anti-pusher

Mercoledì 16 Ottobre 2019 di Alberto Beltrame
Un controllo antidroga ai giardinetti di Sant'Andrea: a breve i clienti, se pizzicati, riceveranno una maxi sanzione
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TREVISO - «La droga fa male e questa amministrazione farà di tutto per combattere la sua diffusione». Il sindaco di Treviso Mario Conte presenta così il provvedimento con il quale, dopo l’approvazione alle modifiche del regolamento di polizia urbana appena ratificate dalla giunta, verrà sanzionato chi acquista, in area pubblica, sostanze stupefacenti. Per i clienti pizzicati in città durante e dopo le cessioni di droga, non solo scatterà la segnalazione amministrativa alla Prefettura come consumatori di sostanze stupefacenti (che prevede controlli e revisioni continue, tra le quali quella della patente), ma anche una maxi sanzione da 400 euro.
 
L’ALLARME
La lotta allo spaccio di stupefacenti in città è una priorità dell’amministrazione Conte così come lo era stato durante il mandato dell’ex sindaco Giovanni Manildo. I controlli, specie nella “zona rossa” del centro storico, tra la stazione delle corriere, via Roma e i giardinetti di Sant’Andrea riviera compresa, sono stati potenziati di anno in anno cercando un sempre più efficiente coordinamento tra vigili, polizia e carabinieri. Tant’è che nel corso del 2018 sono state 907 le persone segnalate alla Prefettura come consumatrici di stupefacenti. L’anno prima erano state 661. I risultati si vedono, ma nonostante questo, come indicato anche dagli ultimi dati pubblicati da IlSole24Ore e confermati dai continui sequestri da parte delle forze dell’ordine, cresce ancora la diffusione delle sostanze stupefacente: in un anno (dal 2017 al 2018) anche le denunce, sono aumentate quasi del 9%. E l’età dei consumatori si abbassa sempre di più. Per questo il Comune di Treviso ha deciso di inserire un nuovo articolo nel regolamento di polizia urbana, il 37 quinques, che punisce con una pesante sanzione amministrativa, e la confisca degli oggetti utilizzati e utilizzabili per l’assunzione di droga, “chi contratta, acquista e riceve sostanze stupefacenti in area pubblica o aperta al pubblico”. «L’approvazione definitiva spetterà al Consiglio comunale - spiegano dal Comune -, ma la linea dell’amministrazione nei confronti di chi acquista stupefacenti è ben tracciata e all’insegna della tolleranza zero: oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica per violazioni di natura penale per chi spaccia e la segnalazione alla Prefettura per gli assuntori, sarà prevista un’apposita sanzione di 400 euro, che potrà essere comminata anche mediante l’ausilio delle telecamere di video sorveglianza installate in città».
VIDEOSORVEGLIANZA
Il “grande fratello” cittadino, con le sue 135 telecamere disseminate in città (di cui 20 dotate di lettura targhe), faciliterà e non di poco il compito degli agenti della polizia locale guidati dal comandante Andrea Gallo: «Abbiamo inserito l’utilizzo della videosorveglianza nel regolamento stesso per poter fermare (oltre ai pusher) anche i clienti. Prima potevamo effettuare queste operazioni solo “de visu”. Di fronte alla prova dell’avvenuta cessione potranno essere intercettati e sanzionati». Senza contare che, come accade a Jesolo e Venezia, potrà essere applicato nei loro confronti anche il Daspo Urbano (già 70 quelli comminati quest’anno dai vigili trevigiani): il divieto di ritorno, in determinate zone del centro storico, per un periodo di 48 ore. Il sistema di videosorveglianza cittadino, nei prossimi mesi, verrà tra l’altro ulteriormente potenziato. «Il sistema di occhi elettronici presenti nel centro storico e nei quartieri sarà presto implementato con le nuove installazioni inserite nel programma biennale degli acquisti e finanziate in parte anche dal finanziamento ricevuto dal Ministero degli Interni - conferma Ca’ Sugana - con 7 nuovi punti che verranno attivati nei prossimi mesi a largo Porta Altinia, Isola Pescheria, via Pescatori, Riviera Garibaldi, parco Uccio, strada Canizzano e via Sant’Antonino».
PREVENZIONE
Il Comune assicura che le sanzioni non serviranno “a fare cassa”: gli importi raccolti verranno infatti destinati a progetti mirati contro la diffusione delle droghe, pesanti o leggere che siano, tra i giovani. «Nella norma è previsto che i proventi derivanti dalle sanzioni amministrative - ci tiene a sottolineare il sindaco di Treviso Mario Conte - siano destinati a finanziare politiche di prevenzione delle dipendenze, al contrasto della vendita di sostanze stupefacenti e alla promozione della legalità. Sono convinto che il Consiglio comunale accoglierà trasversalmente questa proposta di modifica». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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