Venezia. «Bene i pontili grandi, ma sono solo per la maggior comodità dei turisti»

Martedì 15 Ottobre 2019 di Tullio Cardona
Venezia. «Bene i pontili grandi, ma sono solo per la maggior comodità dei turisti»
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VENEZIA - Il punto focale di discussione non sono le nuove strutture Actv ma ancora e sempre il pesante movimento turistico. «Crescono i turisti e i pontili diventano più grandi per contenerli - afferma Ezio Minnosi - aumentare il volume degli approdi non è una strategia per la comodità dei veneziani, ma per quella dei turisti». «Possono fare ciò che vogliono - rincara i Mirca Vianello - il problema è che durante l'alta stagione i battelli sono troppo pieni e non si può salire. Altro che pontili: o si riducono i turisti e si aumentano le corse». «Mi sembra un lavoro ben fatto - commenta Mara - c'è spazio e le entrate sono ben segnalate. Le linee verde e rossa dovrebbero essere vicine, così se si perde un motoscafo si sale sul seguente. Visto che transitano per un bel pezzo lungo la medesima tratta». «Finalmente il pontone è tornato dov'era. Ce ne hanno messo di tempo. Ora speriamo che tutto funzioni per molto tempo». 
 
Passa una signora in carrozzina: «Sono una costretta in sedia a rotelle manuale, penalizzata dalla spostamento della partenza della linea 1 dall'imbarcadero Scomenzera. Per un anno ho percorso la fondamenta a rischio di ribaltamento. Alla luce della decisione definitiva chiedo se fosse possibile sistemare il selciato al fine di evitare rischi di incidenti ai disabili motori. Chi deve decidere sui lavori, si faccia prestare una sedia a rotelle manuale e percorra la fondamenta. Meglio comprenderà i disagi di percorrenza, sia per chi siede sulla sedia che per chi spinge». «Questa posizione è più vicino al piazzale e agli autobus - osserva Lino Pensi - mi sembra più pratico e logico». «Potremmo avere il servizio di trasporti migliore del mondo. Con orari sempre rispettati e precisione nei tempi dei tragitti - dice Azzurra Malti - invece spesso troviamo pontili che fanno acqua, strutture che si rompono, battelli carichi all'inverosimile, ritardi e situazioni illogiche, come privilegiare fermate dove sale e scende poca gente, mettendo invece in difficoltà aree con alberghi, ricoveri per anziani, asili nido. Bisognerebbe ripensare al trasporto pubblico in laguna dall'inizio, mettendo da parte i taxi, le gondole e Alilaguna».
«Mi piace questa nuova struttura in metallo e legno - aggiunge Nino - hanno saputo fare un bel lavoro. Trovo ovvio non decentrare le fermate ma riunirle in un solo polo. È anche più facile per i turisti che altrimenti devono andarsene in giro in cerca della fermata giusta». 
«C'è chi critica solo per il gusto di farlo; si sa che i veneziani non sono mai contenti - conclude Mirto Zaggia - Il pontile allargato e arricchito, magari con innovazioni, è tornato nella posizione più logica e pratica, quasi accanto agli autobus. Dovrebbe esserci un pontile simile in ogni fermata. Mi sembra che Actv si stia rifacendo il look con questo pontile e con quelli del Lido e di Burano. Un restyling che ci voleva e anche un buon consolidamento delle fondamenta, che non crolleranno a mare come purtroppo accade a buona parte del centro storico e ai preziosi marmi in pietra d'Istria. Non solo Actv deve provvedere alla manutenzione, ma tutta la città».
Tullio Cardona
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