Medici non specializzati in corsia. ​C'è anche Carlo Santucci, l'eroe del treno delle Dolomiti

Martedì 15 Ottobre 2019 di Angela Pederiva
Medici non specializzati in corsia. C'è anche Carlo Santucci, l'eroe del treno delle Dolomiti
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Sono 224 i medici, laureati e abilitati ma non specializzati, pronti a lavorare nei Pronto Soccorso del Veneto. L’ha annunciato ieri il governatore Luca Zaia, alla chiusura dei termini per l’adesione all’avviso emanato un mese fa dalla Regione, che nel frattempo ha pubblicato pure il bando per le disponibilità riguardanti l’area Internistica: «In un mare di teorie facciamo qualcosa di concreto». Fra i candidati c’è anche Carlo Santucci, il dottore laziale che durante l’estate aveva salvato una turista toscana da un arresto cardiaco sul treno delle Dolomiti: nello scorso fine settimana il soccorritore ha riabbracciato Letizia Bevanati, che ora sta bene, in un incontro con la sua famiglia «carico di emozione». Carlo ha rivisto Letizia sabato, nel parco di Villa Borghese. Sotto il sole dell’ottobrata romana, il 33enne e la 40enne si sono ritrovati come in quel 27 agosto: lui entusiasta e lei con il marito e la figlioletta, ma questa volta anche con un palloncino rosso, simbolo dell’organo che il medico aveva fatto ricominciare a battere  dopo 40 minuti di estenuante massaggio cardiaco senza defibrillatore, a bordo di un convoglio ferroviario in corsa fra la pista ciclabile di San Candido-Lienz e la stazione di Dobbiaco. «Finalmente caro dottore... ti ho incontrato, conosciuto ed abbracciato... con tutto il mio cuore... grazie», ha poi scritto la donna su Facebook, a commento delle foto scattate a ricordo della giornata. «Io tremavo e piangevo a dirotto...», ha confidato ancora la sopravvissuta. «Ma finalmente abbiamo potuto sorridere tutti», racconta il suo salvatore, che in questi giorni è diventato anche un volto televisivo: a Italia sì, su Rai 1, il medico ha mostrato come eseguire una corretta manovra di rianimazione cardiopolmonare. «Come anticipato dal conduttore Marco Liorni – spiega – nelle prossime puntate vedremo insieme come fronteggiare, in sicurezza e senza rischi, altre situazioni di emergenza».
Nel frattempo Santucci attenderà risposta alle sue domande di partecipazione ai corsi regionali da 400 ore per l’acquisizione delle competenze teorico-pratiche in Pronto Soccorso e Medicina Interna, finalizzati all’inserimento di 500 camici bianchi con contratti di lavoro autonomo negli ospedali del Veneto. «Ho pensato di presentare richiesta per entrambi, per darmi più possibilità», sottolinea il dottore, ora precario in una clinica.
I POSTI
Non ci dovrebbero però essere problemi di soprannumero, visto che per i 320 posti in Pronto Soccorso, sono arrivate 224 candidature, di cui saranno verificati i requisiti in vista dell’avvio della formazione entro l’anno. «L’adesione è stata importante – ha commentato Zaia – il che dimostra quanta voglia di lavorare e di mettersi alla prova ci sia tra i nostri giovani medici, imprigionati nell’assurdità nazionale delle borse di specialità in numero largamente inferiore ai laureati in Medicina. Non butteremo mai allo sbaraglio questi ragazzi, ma li inseriremo gradatamente, vicino ai colleghi strutturati, e a occuparsi delle situazioni più semplici, non certo di codici rossi. Abbiamo fiducia nelle nostre Università e siamo certi che, con la preparazione ottenuta, i giovani medici saranno preziosi occupandosi, ad esempio, di codici bianchi o, al massimo, verdi». 
Entro il 14 novembre potranno essere avanzate le disponibilità per i 180 posti di Medicina Interna. Ha osservato Manuela Lanzarin, assessore veneta alla Sanità: «È chiaro che si tratta di una soluzione di tipo emergenziale ma, come evidenzia bene il documento approvato da tutte le Regioni italiane, la questione ha due facce. L’urgenza è dettata dalla necessità di non chiudere reparti, e questo la Regione Veneto non lo farà mai; la prospettiva è quella di una profonda riforma che snellisca e sburocratizzi l’intero cammino verso l’esercizio della professione medica».
Angela Pederiva
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Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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