Con Guglielmo Tabacchi dentro la ex Rinascente: «Ecco il progetto»

Lunedì 14 Ottobre 2019 di Gabriele Pipia
Guglielmo Tabacchi all'interno della ex Rinascente
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PADOVA «Guardate che meraviglia, quassù la vista è fantastica. Una delle migliori di Padova». Guglielmo Tabacchi si affaccia alla grande vetrata sopra piazza Garibaldi e la sua voce rimbomba in tutto il quarto piano. L’eco delle sue parole risuona così nitidamente perché lo storico palazzo della Rinascente ora è un’enorme scatola vuota. Uno scheletro di cemento di seimila metri quadri pronto ad essere rivestito, dopo aver vestito a propria volta generazioni di padovani.
 
«Rimarrà vuoto ancora per poco, perché stiamo rispettando i tempi - garantisce Guglielmo, figlio del noto imprenditore Giuliano Tabacchi -. Chiuderemo la partita dei nuovi contratti entro la fine dell’anno e a maggio potrebbe essere tutto pronto per le nuove attività».
LE OPERAZIONI
Erede di una storica famiglia di imprenditori, ora Guglielmo vive tra Padova e Milano guidando la società Res Spa (Real Estate Services) con cui gestisce un vasto patrimonio di immobili in tutta Italia, affittando soprattutto a grandi marchi del settore commerciale. Il gruppo Rinascente rientra perfettamente in questo scenario, ma lo scorso 16 febbraio ha deciso di chiudere i battenti della sede padovana aprendo così un grande interrogativo sul futuro del palazzo nel cuore della città. Lì dove c’erano gli scaffali stracolmi di vestiti, cosmetici e accessori ora ci sono solamente pavimenti deserti, grandi tubi e mattoni. Al posto delle grandi scale mobili troviamo un buco vuoto circondato da una rete di protezione e un cartello che invita a fare attenzione. Il fiume di dipendenti e clienti che popolavano il palazzo per tutto il giorno, invece, lascia spazio solamente a operai e direttore dei lavori. Tabacchi cammina nel cantiere e scruta ogni dettaglio: gestisce immobili ovunque, dalle vie dello shopping romano al quadrilatero della moda milanese, ma è naturale che Padova abbia per lui un significato speciale. «Questo palazzo tornerà presto ad animarsi di voci e persone. E sarà completamente rinnovato, in base alle esigenze di chi entrerà» sorride dribblando polvere e attrezzi da lavoro. 
L’INTERVENTO 
«Abbiamo iniziato il nostro intervento a febbraio, appena l’attività della Rinascente è terminata, e siamo andati avanti fino a luglio - racconta accanto a lui Diego Franco, titolare della ditta Franco Costruzioni che si è occupata della ristrutturazione del palazzo -. I quattro piani sono stati completamente svuotati. Abbiamo portato via scale mobili, scale interne, pareti di cartongesso, pavimenti, colonne portanti, rivestimenti. Di tutto e di più. È stato un lavoro molto impegnativo». La stessa impresa potrebbe essere impegnata anche nei prossimi mesi, per predisporre i nuovi locali. «Dipende da chi entrerà e da cosa chiederà - sottolinea Tabacchi -. Di sicuro per fine anno avremo firmato tutti i contratti e poi basteranno pochi mesi per effettuare i lavori».
IL FUTURO
L’attenzione, quindi, ora è focalizzata su ciò che ci sarà. «Rinascente sarà sostituita da diversi marchi, il loro numero potrebbe andare da sei ad otto» spiega Tabacchi, tenendo il massimo riserbo sui nomi. Nell’ultimo anno sono una decina le realtà che lo hanno contattato manifestando interesse. Si va dall’abbigliamento all’occhialeria, dalla cosmetica alla ristorazione. Tre trattative sono già prossime alla chiusura: massima riservatezza sui nomi, ma è certo che si tratta di tre marchi attualmente non presenti sulla piazza di Padova. All’ultimo piano troverà posto molto probabilmente un locale, ma potrebbe esserci spazio anche per una palestra. Sono previsti due ascensori esterni che porteranno direttamente in cima al palazzo, con un ingresso quindi separato rispetto ai negozi. Anche per le diverse attività commerciali potrebbero essere progettati ingressi separati. 
«Per il settore retail non è certo il miglior momento, ma siamo molto fiduciosi e nel giro di pochi mesi sarà tutto definito. I contratti saranno firmati tutti assieme» racconta il “padrone di casa” Intanto le vetrine sono state messe a disposizione del Comune, gratuitamente. Dalle vetrofanie che promuovo le grandi mostre all’esposizione dei mezzi storici della Polizia: in questi mesi le facciate esterne dell’ex Rinascente hanno continuato a colorarsi e a parlare alla città. 
LA CHIUSURA
Sette mesi fa il grande magazzino ha chiuso i battenti dopo vent’anni. Il gruppo thailandese Central Retail Corporation, che detiene la proprietà del marchio Rinascente, ha preso questa decisione per un puro calcolo economico. Con buona pace dei 38 dipendenti e di un’altra quarantina di persone che lavoravano con una formula indiretta. La scelta del gruppo è stata quella di mantenere il marchio Rinascente nelle città maggiori e di chiudere nelle altre, dove c’è un minor passaggio turistico e un minor flusso pedonale. Non a caso un anno fa la stessa situazione si è verificata anche a Genova. «Non rimarrà un grande buco nero nel cuore della nostra città» assicurò Guglielmo Tabacchi a febbraio. Ora la nuova vita del palazzo sta prendendo forma. 
Gabriele Pipia
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Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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