«Dateci un bus diretto per l’Angelo»
Chioggia "chiama" gli altri sindaci

Domenica 13 Ottobre 2019 di Diego Degan
Per l’ospedale dell'Angelo di Mestre non sono previsti collegamenti diretti dalla parte sud della provincia
«Cari colleghi, vi interessa una linea diretta di trasporto automobilistico tra i nostri comuni e l’ospedale dell’Angelo?». E' di questo tenore la lettera che il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, ha scritto ai suoi omologhi di Codevigo, Campagna Lupia, Mira, Cavarzere e Cona per sondare la loro disponibilità a fare fronte comune,  nei confronti della Città metropolitana e della Regione Veneto, per ottenere il collegamento con l’ospedale di Mestre. E adesso si attendono le risposte.
PETIZIONE E ORDINE DEL GIORNO L’opportunità di un collegamento diretto tra Chioggia e Mestre era emersa, alcuni mesi fa, nell’ambito delle discussioni sulle dotazioni ospedaliere. L’ospedale di Chioggia, così come quello di Dolo-Mirano, è dotato di servizi che, in molti casi, si “integrano” con quelli dell’hub di Mestre, senza contare la libera scelta degli utenti di avvalersi di un presidio ospedaliero piuttosto che di un altro, e il pendolarismo di chi, all’Angelo, ci lavora, ma risiede nell’hinterland. L’associazione Cittadinanza Attiva aveva già raccolto 600 firme in città a sostegno dell’istituzione di questa linea diretta di trasporto pubblico e il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità, in luglio, un ordine del giorno dello stesso tenore. Ma il percorso di collegamento non interesserebbe solo Chioggia. Fa notare l’assessore ai trasporti, Daniele Stecco, che «il nostro territorio metropolitano denuncia, da sempre, grosse carenze infrastrutturali e la popolazione, sempre più anziana, a volte, si trova costretta a rinunciare a certe prestazioni sanitarie perché non esiste un collegamento diretto con l’ospedale dell’Angelo. Anche gli impiegati della zona commerciale Auchan potrebbero beneficiare di questo collegamento, alleggerendo così il traffico di automobili sulla Romea». 
«ASPETTO RISPOSTE» Per tutti questi motivi, Ferro vorrebbe convincere gli altri primi cittadini a far approvare, nei rispettivi Consigli comunali, analoghi ordini del giorno e costituire un apposito comitato dei sindaci per dare maggiore impulso e concretezza alla richiesta. «La Romea – spiega Ferro – ad oggi, è l’unica via di raccordo tra la parte sud della provincia e l’hub dell’Angelo. Per raggiungerlo è necessario cambiare almeno due mezzi pubblici, impiegando quasi due ore di tempo anche solo per una visita specialistica o un esame, e altrettante per tornare indietro. Ho scritto una lettera ai sindaci dei territori interessati dal percorso, perché questo nuovo servizio di linea ha tutti i presupposti per avere un grande bacino di utenza. Mi auguro di ricevere una risposta positiva e trasversale dai colleghi, affinché tutti insieme possiamo avanzare la richiesta al sindaco metropolitano Luigi Brugnaro». 
Già d’accordo con lui il sindaco di Cavarzere, Henri Tommasi: «Nei prossimi giorni, prenderò contatti con Ferro per concordare una linea d’azione comune». 
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