Reddito di cittadinanza per 5 disoccupati su 100

Sabato 12 Ottobre 2019 di Francesco Campi
Rovigo. Reddito di cittadinanza per 5 disoccupati su 100
ROVIGO - L'aggiornamento a settembre sul Reddito di cittadinanza vede una platea di 1.460.463 domande, di cui 960.007 sono state accolte, 90.812 sono in lavorazione e 409.644 sono state respinte o cancellate. Come spiega l'Inps, «la maggior parte dei benefici sono stati erogati a nuclei residenti nelle regioni del Sud e nelle Isole (55,6%), seguite dalle regioni del Nord (27,9%) e da quelle del Centro con 230mila domande (16,4%). Delle 960.007 domande accolte, 842.787 riguardano nuclei percettori del reddito di cittadinanza, con 2.214.911 di persone coinvolte, le restanti 117.220 sono nuclei percettori di pensione di cittadinanza, con 13.512 persone coinvolte».
 
IL DATO POLESANOIn Polesine le domande presentate sono state 3.603, lo 0,2 su scala nazionale: 2.120 sono state accolte, 165 sono in lavorazione e 1.318 sono state respinte. In totale in Veneto il numero di domande presentate assomma a 55.355, il 3,8% di tutte quelle presentate in Italia, 29.440 ne sono state accolte, 21.959 respinte e 3.956 sono in lavorazione. «Ma quanto e soprattutto dove sta incidendo questo provvedimento? Quante sono, in altre parole, le persone che lo stanno percependo sul totale di coloro che sono fuori dal mercato del lavoro? E dove vivono?». A porre gli interrogativi è Info Data, il blog di data journalism del Sole 24 Ore, che sulla base del raffronto dei dati Inps, Mef e Istat offre non solo una prima «risposta sintetica a queste domande: poche e al Sud», ma anche una visione comune per comune.
LE PERCENTUALIIn Polesine la percentuale delle richieste accolte in rapporto al numero di persone nella fascia 15-64 che nel 2018 non hanno presentato una dichiarazione dei redditi è mediamente molto bassa, ben al di sotto del 5%. Il record è di Pettorazza Grimani dove il reddito di cittadinanza è percepito dallo 0,9% di chi è, almeno sulla carta, fuori dal mercato del lavoro. Anche Gaiba è comunque sotto quota 1%, con lo 0,93%. Sul terzo gradino del podio per la minore incisività della misura c'è poi Frassinelle, dove beneficia del reddito di cittadinanza l'1,5% del potenziale bacino. Si tratta, per la verità, di una situazione abbastanza diffusa in tutto il Nordest.
LA CLASSIFICAIn Veneto sopra il 10% si trova solo il comune bellunese di Perarolo di Cadore, 14,55%, fra l'altro nella provincia dove il numero di domande accolte è fra i più bassi in Italia, appena 803 su un totale di 1.464 domande presentate.
SENZA LAVOROE se fra le percentuali maggiori di aggressione alla quota di persone fuori dal mercato del lavoro c'è un altro comune del Bellunese, Cibiana di Cadore con il 6,7%, il secondo e terzo gradino del podio sono pero appannaggio di due comuni polesani: Giacciano con Baruchella con l'8,45% e Trecenta con il 7,35%. Sopra il 6% si trovano anche Canda, 6,47%, Ceneselli, 6,38% e Castelmassa, 6,24%, ma anche il capoluogo Rovigo con il 6,19%. In tutto il resto del Veneto solo un altro comune, Posina, in Provincia di Vicenza, supera il 6%, attestandosi al 6,31%. Tutti gli altri capoluoghi della regione sono ben al di sotto: Verona 5,52%, Padova 5,48%, Treviso 4,33%, Venezia 4,18%, Belluno appena il 3%.
I COMUNI POLESANITornando alle dinamiche polesane, al di sopra del 5% si trovano anche Crespino 5,94%, Fratta 5,27% e Polesella 5,06%. Adria si attesta al 4,16%, mentre restando al Delta Porto Viro al 3,94%, Ariano al 3,76%, Loreo al 3,74%, Rosolina al 3,36, Taglio di Po al 3,33% e Porto Tolle al 2,30. Valori di qualche decimale più alti a Corbola e Papozze, rispettivamente 4,70 e 4,20%, così come a Badia, 4,54%, e Occhiobello, 4,15%, mentre un po' più indietro si trovano Lendinara, al 3,59%, e Villadose, con il 3,4%, mentre Fiesso è al 2,88%. Sotto al 3% anche Melara, Castelnovo Bariano, Stienta, Ficarolo, Lusia, Ceregnano, Gavello, Bosaro, Pontecchio, Guarda. Per arrivare alle percentuali in doppia cifra, bisogna andare al Sud, dove mediamente il reddito di cittadinanza è percepito da almeno il 10% di chi risulta senza lavoro.
Francesco Campi
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