Bigliettaio assente: viaggiatori abbandonati

Venerdì 11 Ottobre 2019 di Federica Fant
Bigliettaio assente: viaggiatori abbandonati
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BELLUNO - Viaggiatori nel caos, ieri mattina a Belluno, dove a causa del sotto organico basta un raffreddore per far sì che la biglietteria non apra. Pare, infatti, che da quando è andato in pensione lo storico impiegato, sia rimasto un solo collega a svolgere la funzione dell'erogazione dei biglietti del treno. In molti hanno lamentato il disservizio nella biglietteria di Trenitalia, ieri mattina, quando ad accogliere chi doveva munirsi del biglietto per salire sul treno, c'era solo la macchinetta automatica. Sarebbe inutile sottolineare la difficoltà che hanno avuto alcuni utenti più anziani ad arrangiarsi da soli per acquistare il ticket valido, ma lo facciamo avendo visto con quale fatica e quale sforzo abbia richiesto quell'operazione per cittadini che utilizzano il treno per comodità, per contribuire a non inquinare e per praticare la tanto chiacchierata mobilità sostenibile, soprattutto nelle zone di montagna. Ma non sono solo i più anziani ad essersi lamentati.
 
NESSUN AVVISO
Poco prima delle dieci, infatti, anche il direttore dell'associazione dei Bellunesi nel Mondo, Marco Crepaz si è recato alla stazione per acquistare un biglietto cumulativo per 22 persone. «Domani (oggi Ndr) avremo una comitiva di persone che arriveranno a Belluno dall'Argentina, dal Messico e dal Brasile e quindi questa mattina mi sono recato in stazione per munirci di biglietti per risparmiare tempo domani. Varco l'ingresso e noto che, nonostante la biglietteria dovesse essere stata aperta, non c'era nessuno racconta il direttore Crepaz -. Non c'era nemmeno un biglietto a riguardo nonostante l'orario e la giornata fossero di apertura. Nulla di nulla, se non un avviso dello sciopero dei treni ma previsto per il fine settimana». 

NIENTE BIGLIETTI CUMULATIVI
Con pazienza il direttore si dirige verso la biglietteria automatica, che ovviamente era occupata. Quando è arrivato il suo turno, inizia il procedimento per richiedere i 22 biglietti e scopre che la cassa non ne rilascia se non un massimo di sette. «A questo punto prosegue Marco Crepaz -, dopo aver già perso parecchio tempo torno in sede Abm e mi metto al computer, mi collego al sito e anche lì sono impossibilitato di acquistarne 22, in modo cumulativo. Ho dovuto quindi seguire le prescrizioni, chiamare un numero a pagamento e procedere a saldare il conto con la carta di credito». Ma si sa come mai la biglietteria era chiusa? 

L'AZIENDA
Marco Crepaz ha raccontato di aver incontrato, quando era in coda per la cassa automatica, un capotreno e di avergli chiesto cosa era accaduto. «La risposta è stata sconcertante, probabilmente il bigliettaio si era ammalato e, poichè a Belluno, è l'unico a svolgere quella funzione, nessuno poteva aprire». Abbiamo così sentito i vertiti di Trenitalia e dall'ufficio stampa ci è stato spiegato come «questa mattina l'addetto si è sentito male, ha quindi avvisato il suo responsabile ed è stato sostituito alle 10.50. Fino a quell'ora i biglietti fatti a mano erano impossibili da fare poi, arrivato il sostituto lo sportello ha ripreso regolarmente l'attività». 
Federica Fant 
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