Incidente a Eraclea. Sara Guernier, morta a 29 anni. L'amico che guidava la moto era ubriaco

Giovedì 10 Ottobre 2019 di Fabrizio Cibin
Incidente a Eraclea. Sara Guernier, morta a 29 anni. L'amico che guidava la moto era ubriaco
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ERACLEA (VENEZIA) - È stato indagato per omicidio stradale e per guida in stato di ebbrezza alcolica, T.M., il 26enne che si trovava alla guida della moto schiantatesi contro un guard-rail. Dallo scontro rimase uccisa la fidanzata Sara Guernier, 29 anni, originaria di Eraclea (FOTO), ma residente a Jesolo proprio con il fidanzato.
 

 

Oltre all'omicidio stradale, da prassi per fatti di questo genere, gli inquirenti hanno aggiunto lo stato di ebbrezza in quanto dagli esami successi sarebbe risultato un tasso alcolico di 1 g/l (rispetto al massimo di 0,50 previsto dalla legge). Il magistrato ha, quindi, disposto l'autopsia sul corpo della giovane e la perizia dinamica per accertare le cause del tragico incidente.  Il fatto verso le 23.30 di lunedì. I due stavano rientrando, in sella della Ducati Monster di proprietà di T.M., dalla Fiera del Rosario di San Donà di Piave, dove a quanto pare Sara Guernier aveva lavorato. Arrivati in  località Tombolino di Eraclea, per cause che dovranno essere accertate, nella curva destrorsa, il mezzo è sbandato, andando tutto a sinistra ed impattando contro il guard-rail. La giovane è rimasta a terra; per lei non c'è stato nulla da fare. Il giovane si è rialzato ed ha tentato di fermare una Toyota Yaris condotta da una ragazza originaria della Toscana, ma residente ad Eraclea; quando ha visto il giovane in mezzo alla strada, si è probabilmente spaventata, ha sterzato ed è finita a sua volta contro il guard-rail. Le indagini successive avrebbero dimostrato che T.M. non è stato colpito dalla Yaris. I due mezzi erano stati posti sotto sequestro. 
SGOMENTOLa morte di Sara ha creato sgomento e profondo dolore: era molto conosciuta in tutto il territorio. Aveva lavorato per qualche anno alla pizzeria Capri, vicino a piazza Drago; da qualche mese era alle dipendenze della caffetteria Dersut di piazza I Maggio. Anche se pare avesse altri progetti, che l'avrebbero portata all'estero, così almeno avrebbe confidato al titolare della Dersut. Tanti i commenti lasciati sul suo profilo Facebook, a cominciare dal suo coinquilino. «Saretta mia... ho vissuto con te i momenti più belli e i più brutti della mia vita. Sei stata l'amica che tutti nella vita dovrebbero avere, una coinquilina, una sorella, una mamma: sei stata davvero tanto per me e continuerai ad esserlo. Non trovo forza nè parole, ma tanto ora come ora non servono a nulla. Ci tengo a dire, però, a chi non ti conosceva che non eri come tutte le altre eri TU: una ragazza semplice, con sani valori grazie alla tua famiglia e all'amore per essa e per i tuoi amici. Sto scrivendo dalla nostra casa e non riesco a stare fermo perché ogni angolo della casa mi ricorda te. Dammi la forza, dammi la felicità che sprizzavi da tutti i pori e fammi andare avanti in questa vita ingiusta. Ti voglio bene cucciola mia». 
PERSONA STUPENDAPoi una sua cara amica: «Ancora non ci credo. Poco più di due settimane fa ero con te, a casa tua che, come dicevi tu, era anche casa mia, la tua porta per me era sempre aperta! Mi dicevi sempre: quando sei stanca e vuoi staccare da tutto, scappa e vieni da me! E non solo per me era così, perché questa eri TU: una ragazza a dir poco STUPENDA, di cuore, solidale, sempre sorridente. Ti ho voluto, ti voglio e ti vorrò per sempre bene. Veglia su di me, perché so che in qualche modo ti avrò vicina. Saluta il mio papà, vedrai, anche lui é un figo, ti piacerà! Grazie, grazie di esserci stata per me... non ti dimenticherò mai. Sara lascia la sorella Marta ed i genitori Claudio e Barbara, residenti a Stretti di Eraclea. La data dei funerali non è stata ancora fissata.
Fabrizio Cibin 

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