Siria, uccisi 5 soldati turchi. Trump: «Sanzioni per Ankara se agirà in modo disumano»

Giovedì 10 Ottobre 2019
Siria, uccisi 5 soldati turchi. Trump: «Sanzioni per Ankara se si comporterà in modo disumano»
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Cinque soldati turchi sono stati uccisi nelle ultime ore negli scontri con le forze curdo-siriane, nel nord-est della Siria. Lo riporta la tv panaraba al Arabiya, citando le stesse milizie curdo-siriane. I bombardamenti da parte dell'esercito turco - cominciati ieri nelle località frontaliere di Mishrife e Ras al Ayn - hanno fatto finora 11 vittime, di cui 8 civili. 

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L'operazione militare della Turchia contro le milizie curde nel nord-est della Siria «prosegue con successo secondo i piani». Lo scrive in una nota il ministero della Difesa di Ankara, secondo cui «gli obiettivi prestabiliti sono stati conquistati» e l'offensiva è proseguita la scorsa «notte per via aerea e terrestre».

La Turchia ha bombardato la scorsa notte una prigione in cui sono detenuti miliziani dell'Isis «di oltre 60 Paesi» durante i suoi attacchi nel nord-est della Siria.

Lo denunciano le Forze democratiche siriane (Fds) a guida curda, secondo cui si tratta di «un chiaro tentativo» di favorire la fuga dei jihadisti. Il carcere colpito sarebbe quello di Chirkin nella zona di Qamishli, secondo i curdi, che lanciano l'allarme su «una catastrofe che il mondo potrebbe non essere in grado di gestire in futuro». Non vengono tuttavia forniti dettagli sugli eventuali danni inferti all'edificio o su eventuali fughe di miliziani jihadisti. Ankara non ha commentato la specifica accusa, ma in una nota diffusa stamani dal suo ministero della Difesa ha sottolineato di colpire solo «terroristi», escludendo attacchi contro la popolazione locale o infrastrutture civile.

Le truppe di terra della Turchia, intanto, stanno continuando ad avanzare nel nord della Siria. Le forze militari turche e le milizie arabo-siriane filo-Ankara sono riuscite a sfondare le resistenze delle forze curdo-siriane a est dell'Eufrate, nelle località di Bir Ashiq, Hawi, Kassas, nel distretto frontaliero di Tall Abyad. Lo riferiscono media del nord della Siria in contatto con fonti sulla linea del fronte. 
 
 

Intanto il presidente americano Donald Trump si è detto d'accordo con la decisione di imporre sanzioni sulla Turchia se l'esercito di Ankara non agirà in modo «umano» nel nordest della Siria. È così che Trump ha risposto al senatore repubblicano Lindsey Graham, che ha lanciato un'iniziativa bipartisan con il democratico Chris Van Hollen per l'imposizione di sanzioni nei confronti del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, del suo vice presidente Fuat Oktay e del ministro della Difesa turco Hulusi Akar.

«Io e Lindsey la pensiamo in modo diverso. Ma concordiamo sulle sanzioni», ha detto Trump. Anzi, ci saranno «molto più che sanzioni» se il presidente Erdogan «non agirà nel modo più umano possibile». A proposito dei turchi, Trump ha detto che «volevano combattere ed ecco che lo stanno facendo. Lo aspettavano da tempo».

Dopo aver avviato ieri la sua offensiva contro le milizie curde Ypg nel nord-est della Siria, la Turchia sta proseguendo anche i raid aerei che conduce con cadenza quasi quotidiana sul vicino nord Iraq. La Difesa di Ankara ha reso noto stamani che nuovi bombardamenti hanno preso di mira obiettivi del Pkk curdo nelle montagne delle regioni di Zap e Gara, «neutralizzando» (cioè uccidendo, ferendo o catturando) almeno 3 «terroristi». Gli attacchi in nord Iraq mirano peraltro a contrastare eventuali soccorsi di militanti curdi verso la zona di conflitto in Siria.

Ultimo aggiornamento: 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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