Un altro bar al posto di Aldo Strasse il vintage che dal '74 ha conquistato i vip

Martedì 8 Ottobre 2019
Un altro bar al posto di Aldo Strasse il vintage che dal '74 ha conquistato i vip
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VENEZIA (c.mes.) - Si chiamerà forse ancora Aldo Strasse, come sostengono i nuovi proprietari, ma non sarà più un negozio di abbigliamento usato e vintage, bensì un bar. Aldo Costantini ha aperto il suo Aldo Strasse nel 1974, in campo Santa Giustina, a Castello, dopo un anno trascorso in una bottega in Barbaria de le Tole, dove però arrivava spesso l'acqua alta. 

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«Avevo iniziato vendendo cinture e borse in pelle che realizzavo artigianalmente, poi ho visto che gli affari andavano meglio con l'abbigliamento usato e, dopo il trasferimento in campo Santa Giustina, mi sono dedicato esclusivamente a quest'attività. - ricorda Aldo - Nei grandi magazzini di Prato, la città dei cenciaioli, come era ironicamente soprannominata dai fiorentini, arrivavano grandi balle di indumenti usati provenienti dagli Stati Uniti e dall'Europa. Gli abiti rovinati andavano al macero per creare nuovi tessuti, i vestiti invece ancora buoni venivano venduti al chilo o al pezzo. Dall'acquisto di indumenti selezionati da una balla di 4 quintali è nata la mia attività». 
 
Dalla bottega di Aldo Strasse sono passate generazioni di giovani alla ricerca di capi americani introvabili altrove, ma anche tanti personaggi più io meno famosi come Vittorio Sgarbi, soprattutto quando, alla fine degli anni'90, Aldo ha cominciato a prediligere una linea più adulta con pezzi di pregio come i maglioni in cachemire e gli impermeabili di tendenza. Entrando in negozio tante persone si fermavano ad ammirare l'arredamento, particolare ed estroso, l'enorme poster di Mastroianni del film La Dolce Vita o il proiettore cinematografico per pellicole da 35 millimetri, un pezzo d'antiquariato che ora troneggia nella vicina bottega Editions du Dromadaire, casa editrice per bambini di Florence Faval, compagna di Aldo da nove anni. «Tempo fa la guida turistica inglese Cadogan mi ha inserito in cima alla lista dei luoghi dove acquistare abiti e accessori a Venezia, elencando, dopo di me, mostri sacri come Emporio Armani e La Coupole - ricorda divertito Aldo - insomma sono stati anni belli, pieni di soddisfazioni, ma l'età avanza per tutti e così ho passato l'attività a mia figlia Rachele che l'ha portata avanti un paio di anni, fino a quando non è diventata mamma. Di comune accordo, circa un anno fa, abbiamo deciso di vendere anche i muri ad un imprenditore trevisano che ha dato poi in gestione il locale». Ora in bottega sono in corso i lavori di restauro, portati avanti dalla ditta edile di Khair Hoda, proprietario del vicino ristorante libanese Gibran, in Calle del Cafetier, e l'apertura del bar è ormai prossima. «Campo Santa Giustina oggi è molto cambiato - conclude Aldo - un tempo qui c'erano un idraulico, un sarto, un pescivendolo, una latteria e, al posto dell' Osteria Santa Giustina, c'era un laboratorio in cui si montavano lampadari di Murano». Tutte attività sparite, come Aldo Strasse, di cui, forse, resterà solo il nome su un insegna. 
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Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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