I negozi Testolini chiudono dopo 98 anni: scattano i licenziamenti a Venezia e Mestre

Martedì 8 Ottobre 2019 di Claudia Meschini
I negozi Testolini chiudono dopo 98 anni: scattano i licenziamenti a Venezia e Mestre
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L'azienda Testolini, marchio presente a Venezia dal 1911 e a Mestre da quasi 50 anni, non esisterà più. Chiuderà anche la cartolibreria interna all'Open in via Paganello, laterale di via Torino a Mestre, con il risultato che 9 dipendenti verranno licenziati e 2 andranno in pensione.
La srl è in liquidazione e tutta la merce è in svendita: «Siamo al punto in cui i costi non sono più comprimibili e purtroppo non ci resta altra scelta, il nostro è un settore in profonda crisi - spiega Stefano Bettio, titolare dell'azienda col fratello Alessandro - I prodotti Testolini, cartoleria, penne e pelletteria per uffici, cancelleria, ecc., sono rivolti al residente e, di conseguenza, il macroscopico calo demografico in centro storico  ci ha penalizzato in maniera pesante. Gli affitti, inoltre, sono aumentati in modo  indiscriminato e la concorrenza online, di Amazon in particolare, è diventata insostenibile. Negli ultimi anni abbiamo cercato di ridurre i costi anche accettando di perdere centralità, spostandoci da Bacino Orseolo a Calle dei Fabbri e, infine in campiello Corner, vicino al Ponte dei Giocattoli, ma ora non è più possibile andare avanti, Testolini non esisterà più. A rimanere aperto, in Bacino Orseolo, sarà solo Testolini Bottega dell'Arte (articoli per il settore Belle Arti), negozio che è in affitto d'azienda a un ex dipendente».
LA STORIA
«La storia di quest'azienda è molto antica - continua Bettio - nel lontano 1911 Adelchi Testolini, un cartolaio vecchio stampo di Belluno, aprì in Bacino Orseolo la prima piccola sede della cartoleria, poi si liberarono dei locali adiacenti, molto più spaziosi, e l'azienda crebbe. Nel 1954, mio padre Ferruccio Bettio decise di licenziarsi dalla banca dove lavorava, con sede proprio accanto alla cartoleria, ed entrò nel negozio come direttore. Il restauro fu realizzato dal grande architetto Carlo Scarpa, un lavoro bellissimo tanto che Testolini finì su molte riviste europee. Quando mio padre mori prematuramente, nel 1981, subentrammo io e mio fratello e tutto rimase invariato fino al 2008, gli affari andavano bene. Poi sono cominciate le prime difficoltà».
IL RIDIMENSIONAMENTO
Delle otto sedi di Testolini, aperte nel frattempo tra Venezia, Mestre, Marghera e San Donà, ne sono rimaste solo due, quella di Venezia e lo spazio Open di via Paganello, laterale di Via Torino, a Mestre. La sede di Venezia è stata spostata dapprima in Calle dei Fabbri, poi, nel 2017 in Campiello Corner al posto del negozio Euroshop che vendeva, a partire da 1 euro, articoli per la casa, profumi, cosmetica, bigiotteria, cartoleria. Il resto è storia recente: Betan Buffetti e Testolini si sono uniti in questa comune avventura e, pur tenendo separate le due griffe distintive, hanno condiviso fino ad oggi gli spazi ex Euroshop. «La Betan Buffetti si è trasferita qui da Strada Nuova, Testolini da Calle dei Fabbri. Il contratto d'affitto è stato stipulato a nome della Buffetti mentre Testolini è entrato in affitto di reparto - spiega Bettio - ora i locali rimarranno aperti come Buffetti quindi l'attività continuerà soltanto con la vendita di prodotti per l'ufficio».
La liquidazione di Testolini srl comporterà anche un drastico cambiamento dello spazio Open di Mestre, mille metri quadrati di superficie, 92 posti a sedere nel ristocaffè, libreria, cartoleria, prodotti da regalo e da ufficio, area bimbi, due aree relax. «Visto che Testolini srl non esisterà più - conclude Bettio - Open diventerà interamente spazio ristorazione. Purtroppo con la liquidazione della società saranno complessivamente licenziate nove persone e altre due andranno in pensione e, forse, questa è una delle cose che ci fa più male».
 

Ultimo aggiornamento: 18:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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