Il sindaco accusa: «L'ombra del veleno negli alberi di via Cappuccini»

Sabato 5 Ottobre 2019
L'ombra del veleno negli alberi di via Cappuccini
PORDENONE - Un momento di festa per il quartiere Cappuccini (nel giorno di San Francesco) con la presenza del sindaco Alessandro Ciriani e dalla giunta quasi al completo. Ma il brindisi è stato reso amaro dalla scoperta - a informare il quartiere lo stesso sindaco nel suo intervento - sul sospetto che alcuni dei nuovi alberi sistemati nei contenitori lungo la via a ridosso della nuova pista ciclabile siano stati avvelenati.
«Stiamo facendo le verifiche - ha detto Ciriani - intervenendo nel tardo pomeriggio di ieri, con tanto di fascia tricolore sul palchetto allestito nel piazzale della chiesa di San Francesco - per capire cosa possa accaduto».  «Io spero che gli alberi che sono stati piantati solo pochi giorni fa non siano stati avvelenati. Spero che le analisi che i tecnici faranno smentiscano questa ipotesi. Se però fosse vero - ha aggiunto amareggiato il primo cittadino - allora significa che questa opera e questi lavori danno fastidio a qualcuno. E significa che verrebbe confermato un clima di cattiveria e di odio che non è assolutamente giustificabile. È stato un cantiere complesso, ma non sarebbe giustificabile». Si tratta dei primi alberi, dei peri, che sono stati piantati a poca distanza dal sottopasso, dalla parte della pista ciclabile prima dell’incrocio con via dell’Essiccatoio. A destare il sospetto, negli ultimi due giorni, il fatto che alcune delle piante - sistemate meno di dieci giorni fa - presentano tutte le foglie completamente secche. Si tratta di piante certificate e piantumate dall’impresa specializzata con tutti gli accorgimenti previsti. Potrebbe essere stato usato - secondo i primi accertamenti di Monica Cairoli, tecnico forestale e consulente per il verde del Comune - un diserbante a base di glifosati, oppure della semplice candeggina. Ora, per sapere la verità, bisognerà solo attendere le analisi sul terreno e sulle piante che sono state disposte dal Comune. «È stata un’opera travagliata - ha detto il sindaco rivolgendosi ai residenti - che è proseguita per circa un anno. Ma era necessario farla, i soldi stanziati erano fermi da troppo tempo. C’è stata la polemica sugli tigli tagliati. Ma non si pensa che con la realizzazione delle fognature si è fatto un gran favore al fiume Noncello e quindi all’ambiente. Chiedo scusa ai residenti per i disagi che ci sono stati. Abbiamo cercato di agevolare i negoziati con l’azzeramento per due anni dei tributi locali. Crediamo di avere fatto una cosa utile sfidando anche le critiche e l’impopolarità. L’obiettivo non era tanto l’estetica, ma era dare i servizi, come le fognature, l’illuminazione, la fibra e le piste. Ora va proseguita. Sarei bugiardo se vi dicessi che il restato tratto dopo il cimitero sarà realizzato entro il nostro mandato. Ma non ci sarà da aspettare più di due anni».
L’ASSESSORE
«Per mesi c’è stata la polemica sugli alberi abbattuti - ha ricordato l’assessore all’Urbanistica Cristina Amirante che ha ringraziato imprese e tecnici, oltre a residenti per la pazienza - ma questa è un’opera green. Soprattutto perché con le fognature evita di scaricare nel Noncello riducendo l’inquinamento. E poi perché ora ci sono piste ciclabili e marciapiedi che consentono di raggiungere il centro in totale sicurezza». Durante la cerimonia una sorta di fuori programma: un anziano del quartiere ha fatto notare al sindaco, alzando parecchio il tono della voce, la pericolosità del nuovo attraversamento pedonale dove, in mattinata, una donna era inciampata cadendo a terra per fortuna senza conseguenze.
Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 12:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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