Quando l'incubo è lei: perseguitato dall'ex moglie, agguati e furti in casa

Mercoledì 11 Settembre 2019 di Cesare Arcolini
Quando l'incubo è lei: perseguitato dall'ex moglie, agguati e furti in casa
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CAMPOSAMPIERO - Il matrimonio ormai finito ha lasciato rancore e tanta voglia di rivalsa in una donna di 55 anni, L.F., di Campodarsego. L'altra sera, nonostante precedenti guai con la giustizia legati alla sua vecchia relazione sentimentale, è tornata a casa del suo ex, un cinquantasettenne che abita non distante dalla sua nuova abitazione. La donna, una volta entrata in quella che un tempo era anche la sua casa, ha cominciato a riferire frasi senza senso all'ex. Alternava momenti di lucidità ad altri di totale smarrimento. Il motivo del suo malessere, ancora una volta, è stato l'incapacità di accettare la fine del rapporto. Notando che la donna si comportava in maniera comunque pericolosa, l'ex marito, già vittima di atti persecutori, ha deciso di chiamare il 112 prima che la situazione potesse degenerare. Sul posto in pochi minuti sono arrivati i carabinieri della locale stazione di Campodarsego che hanno invitato con le buone maniere la donna ad uscire dalla casa del cinquantasettenne. Quest'ultima ha seguito i militari dell'Arma all'esterno dell'ex casa coniugale. E' stata poi accompagnata in caserma e al termine delle formalità di rito denunciata per violazione sulle norme di allontanamento dalla casa familiare. Insomma, dopo i ripetuti reati commessi nei mesi scorsi, il giudice le aveva vietato di avvicinarsi ai luoghi di residenza dell'ex, ma a più riprese la donna ha violato la misura restrittiva. L'episodio più plateale che ha visto l'ex moglie nelle vesti di stalker senza scrupoli è avvenuto la notte di Capodanno. Quel giorno L.F. approfittando del fatto che l'ex marito non era in casa avrebbe forzato una finestra e una volta all'interno si è impadronita di due orologi di valore, un Rolex e un Citizen per circa 20mila euro di bottino e nella medesima circostanza ha sottratto documenti di lavoro del marito. Il tutto era sembrato un furto in abitazione, ma qualcosa fin da subito non quadrava agli occhi degli investigatori. Una volta rientrata a casa la donna, convinta di aver agito indisturbata, si era disfatta in un bidone della spazzatura a fianco a casa delle carte e per far sparire le tracce aveva pensato bene di dar fuoco a tutto. Una scelta sbagliata visto che le fiamme avevano subito preso vigore per bruciare il contenitore. Mentre la vittima del furto, una volta accortosi degli ammanchi e della porta forzata era andato in caserma a formalizzare regolare denuncia, i pompieri avevano spento il rogo. Tra la cenere avevano ritrovato un paio di fogli integri che riportavano il nome del cinquantasettenne. Quest'ultimo, venuto a sapere di ciò che era accaduto aveva subito riferito ai carabinieri che quel bidone andato a fuoco si trovava proprio a fianco alla nuova casa dell'ex moglie. Di qui si è articolata l'indagine, con la perquisizione domiciliare a casa della sospettata e il rinvenimento dei due orologi. La cinquantacinquenne nell'occasione è stata denunciata per furto, danneggiamento e incendio. La speranza dell'ex marito è che questa ennesima denuncia tranquillizzi la cinquantacinquenne. Nel caso situazioni analoghe dovessero riproporsi, non è escluso che la magistratura decida per l'inasprimento della pena e la traduzione in carcere. 
 
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