MASER (TREVISO) - Si era fermato a bere un spritz, un bicchiere in compagnia degli amici, al bar trattoria Martignago da Ismene a Maser, lungo la strada che porta a Cornuda, quando è improvvisamente sbiancato in volto e senza riuscire a dire una sola parola si è accasciato a terra ai piedi del bancone, stroncato da un infarto. È morto così, ieri, intorno alle 18, il 59enne Luciano Rivis, di Cornuda. Una tragedia alla quale hanno assistito impotenti, quasi senza poter fare nulla le persone, almeno una ventina, che hanno assistito al malore che non ha dato scampo al 59enne, una persona conosciuta e apprezzata nel Montebellunese.
Immediatamente il titolare della trattoria e gli altri avventori, dopo aver subito lanciato la richiesta di aiuto al personale del servizio d'emergenza 118 di Montebelluna e Treviso, hanno provato a prestare la prima assistenza a Rivis. Lo hanno mosso appena per cercare di farlo respirare meglio. Intanto su maser si erano diretti anche i carabinieri del Radiomobile di Montebelluna, per cercare di ricostruire quanto accaduto. Dopo pochi minuti sono entrati in trattoria i medici del 118 che, utilizzando un defibrillatore, hanno provato a strappare alla morte il 59enne di Cornuda. Hanno tentato l'impossibile, ma per Rivis non c'era ormai più niente da fare.
Ai medici non è rimasto che coprire pietosamente il corpo senza vita del 59enne, poi affidato per il trasporto in cella mortuaria in ospedale a Montebelluna, mentre il compito più angoscioso e doloroso è toccato ai militari dell'Arma che hanno raggiunto l'abitazione dei familiari, per informarli della tragedia. Luciano Rivis, da quanto si è potuto apprendere, era diretto a casa per la cena in famiglia, quando è stato stroncato da un infarto mentre beveva l'aperitivo con gli amici.
Ro
© RIPRODUZIONE RISERVATA Immediatamente il titolare della trattoria e gli altri avventori, dopo aver subito lanciato la richiesta di aiuto al personale del servizio d'emergenza 118 di Montebelluna e Treviso, hanno provato a prestare la prima assistenza a Rivis. Lo hanno mosso appena per cercare di farlo respirare meglio. Intanto su maser si erano diretti anche i carabinieri del Radiomobile di Montebelluna, per cercare di ricostruire quanto accaduto. Dopo pochi minuti sono entrati in trattoria i medici del 118 che, utilizzando un defibrillatore, hanno provato a strappare alla morte il 59enne di Cornuda. Hanno tentato l'impossibile, ma per Rivis non c'era ormai più niente da fare.
Ai medici non è rimasto che coprire pietosamente il corpo senza vita del 59enne, poi affidato per il trasporto in cella mortuaria in ospedale a Montebelluna, mentre il compito più angoscioso e doloroso è toccato ai militari dell'Arma che hanno raggiunto l'abitazione dei familiari, per informarli della tragedia. Luciano Rivis, da quanto si è potuto apprendere, era diretto a casa per la cena in famiglia, quando è stato stroncato da un infarto mentre beveva l'aperitivo con gli amici.
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