Come spiegare questa crisi ai propri figli e convincerli a credere, nonostante tutto, alla politica

Mercoledì 4 Settembre 2019
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Egregio direttore,
nel governo precedente si assisteva ad un teatrino imbarazzante contraddistinto quotidianamente da affermazioni di una parte e successive smentite dell'altra. L'attuale crisi di governo ed il probabile accordo giallo-rosso, propone ai cittadini le medesime perplessità, nonostante le imbarazzanti dichiarazioni degli interessati che cercano di giustificare questo accordo con la necessità di far fronte ad una deriva autoritaria e nell'esclusivo interesse del popolo e del Paese. Va evidenziato come nei mesi precedenti M5s abbia ferocemente attaccato il Pd, affermato in più occasioni che mai avrebbe concluso un accordo politico. Di contro, va anche ricordato che sono trascorse poche settimane dal congresso del Pd dove, all'unanimità, era stato ribadito che nessun tipo di collaborazione poteva concretizzarsi con i 5Stelle. La vera ragione di questa probabile unione va invece ricercata nel voler evitare assolutamente il ricorso alle urne. Ciò premesso, come genitore ed educatore ho grande difficoltà a spiegare ai figli il senso di partecipazione alla vita politica e l'impegno a non disertare le urne, quando i rappresentanti del popolo dimostrano tanta disinvoltura nel mentire ed assumere comportamenti censurabili. Apprezzerei un Suo commento al riguardo.

Lucio Marin

Caro lettore,
potrebbe spiegare ai suoi figli che questa lunga e convulsa stagione politica è, per molti aspetti, lo specchio del nostro Paese. In particolare della profonda crisi della sua classe dirigente. E che tocca anche a loro impegnarsi perché l'Italia compia un salto di qualità e ritrovi un ceto politico autorevole e capace. Ma le vicende di questi mesi possono anche essere l'occasione per una riflessione sulla nostra storia. Perché non dobbiamo mai dimenticarci che siamo pur sempre il paese di Machiavelli e quello in cui il trasformismo ha dato le migliori prove di sé, fino a diventare una pratica politica codificata. Il fine giustifica i mezzi è il più trasversale dei principi della nostra vita politica e, come abbiamo visto in queste settimana, contamina rapidamente anche i movimenti nati per scoperchiare e rivoluzionare il sistema. Ma che di fronte alla banale esigenza di salvaguardare qualche seggio parlamentare sono pronti a venire a patti con il diavolo. Indro Montanelli, che ben conosceva gli italiani, ha scritto che «in tutti i paesi la fellonia, il tradimento e lo spergiuro allignano. Ma solo in un Paese privo di etica aristocratica e militare come l'Italia potevano essere codificati in una guida alla politica di un Principe». Dubito che molti degli attuali leader abbiano letto Machiavelli. Ma hanno imparato la lezione alla perfezione.
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