VENEZIA - «Ancora mi meraviglio, sono stata una ragazza fortunata che ha potuto recitare ruoli bellissimi». Lo ha detto Julie Andrews, dopo aver ricevuto in Sala Grande il Leone d'oro alla carriera dalle mani di Paolo Baratta, presidente della Biennale.
Ultimo aggiornamento: 15:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo un'appassionata laudatio di Luca Guadagnino, che ha dimostrato la sua profonda conoscenza di Julie Andrews (lei ha ricambiato dicendogli «anch'io sono fan del tuo cinema»), l'attrice è stata accolta da una standing ovation durata 10 minuti. Elegante in un tailleur pantalone celeste, Andrews ha ricordato che da ragazza in Inghilterra amava cantare arie in italiano (e ne ha accennate, con una voce cristallina, un paio), «non ne conoscevo però il significato per questo è meglio che oggi parli in inglese» ha sottolineato con un sorriso. Per lei Venezia «è oggi il primo Festival del mondo, guardando alla selezione di quest'anno mi rendo conto ancora una volta di che grande potere di unire abbia il cinema». L'interprete di Tutti insieme appassionatamente e Mary Poppins ha dedicato un ringraziamento anche ai giovani talenti emergenti: «Chiedo loro di rimanere fedeli ai loro sogni e alla loro visione, le gratificazioni in questo modo saranno incomparabili. E ringrazio i pubblici di tutto il mondo, con la loro passione per il cinema rendono ancora tutto questo possibile, il loro supporto continuo tiene viva la luce sullo schermo».