Galzignano. Cassetta delle lettere riempita di corrispondenza altrui... e lui si improvvisa postino

Venerdì 23 Agosto 2019 di Lucio Piva
Cassatta delle lettere riempita di corrispondenza altrui... e lui si improvvisa postino
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GALZIGNANO (PADOVA) - «Cari concittadini, se attendete qualche bolletta, estratto conto bancario, o altro, state tranquilli, ho tutto io. Oggi il postino (non è la prima volta) mi ha riempito la cassetta delle lettere. Domani faccio il giro e ve la consegno». Non si può dire che faccia difetto il senso civico di fronte ai disservizi patiti dai residenti del paese che da una zona all'altra, a macchia di leopardo, lamentano una distribuzione alla rinfusa della corrispondenza. Dai social, dove sta esplodendo la protesta, si apprendono vicende dai contorni grotteschi. C'è chi racconta di trovare nella cassetta mucchietti di corrispondenza diretta a diversi indirizzi, puntualmente smistata e distribuita fra vicini. A volte il disservizio non è poi così fastidioso. Anzi. «A me testimonia nel web P.D. - il postino ha messo 550 euro in contanti in una busta senza indirizzo. Non sapevo a chi darli, e li ho tenuti. Ho fatto male?».
 
Quando non indossa le insolite vesti di Befana fuori stagione però il portalettere non manca di indispettire i residenti. Succede quanto arrivano fatture delle compagnie elettriche e del gas che reclamano l'avvenuto pagamento di insoluti, senza che mai sia stata portata a domicilio nessuna fattura. È questo tra l'altro il motivo che ha costretto nei giorni scorsi l'azienda Acegas Aps Amga ad annullare dei preavvisi di sigillatura dei contatori e utenti morosi, davanti a contestazioni di cartelle mai giunte a destinazione. 
Il record nel disservizio è quello però vantato da M.S. «Tra il mio indirizzo e quello dei miei genitori lamenta nel web - sono arrivate 12 buste, di cui bollette scadute a inizio mese». Davanti ad operazioni di recapito così aleatorie non è mancato chi ha deciso di chiedere lumi all'ufficio postale. 
«La situazione ha spiegato il sindaco Riccardo Masin è connessa alla diversa organizzazione del servizio, che non trova più in paese la centrale di smistamento e il successivo recapito affidato a portalettere locali. Ma individua a Battaglia Terme il terminale per tutta la corrispondenza destinata a Galzignano. Il lavoro di consegna viene però svolto da postini che non conoscono il paese. C'è chi svolge il lavoro con più scrupolo e chi invece si scoraggia, magari pregando il vicino di provvedere in sua vece». 
Ciò che però viene meno è la certezza del recapito della corrispondenza. Soprattutto da parte di chi constata con apprensione che trascorrono mesi senza che arrivi a destinazione una fattura o una raccomandata. «Mi auguro ha continuato Riccardo Masin che il fenomeno sia solo stagionale e che i cittadini in ogni caso segnalino puntualmente agli uffici postali di competenza tutti i disservizi del caso». Fatalità vuole che al forum di protesta prenda parte anche il vecchio portalettere del paese, da anni in pensione.
Compiaciuto nell'osservare, davanti a tante lamentele, che «non esistono più i postini di una volta». E per questo destinatario degli inviti a ritornare in sella per assicurare un servizio di recapito ai suoi tempi impeccabile. I tanti residenti anziani di Galzignano, in gran parte privi di alfabetizzazione informatica tale da evitare, con la posta on line, i capricci del porta lettere, attendono che sia posto finalmente fine ad un disguido che si ripete spesso.
Lucio Piva
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