Tra i rifiuti speciali saltano fuori anche fuochi d'artificio e materiale esplosivo

Venerdì 23 Agosto 2019
L'ingresso della Polaris a Lama di Ceregnano
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CEREGNANO - Un controllo di routine e una sorpresa col botto. Nel corso di un sopralluogo da parte degli ispettori Arpav allo stabilimento della Polaris, l’azienda che si occupa della raccolta di rifiuti speciali e pericolosi, estendendo il proprio raggio d’azione anche oltre i confini del Polesine ma che è di proprietà al 100% di Ecoambiente dallo scorso dicembre, sono emersi rifiuti “troppo speciali e pericolosi”. Ovvero, degli esplosivi. A darne conto è una diffida della Provincia, firmata mercoledì dal dirigente dell’Area Ambiente Vanni Bellonzi, nella quale si spiega che il 26 luglio Arpav ha trasmesso l’esito dell’attività di verifica compiuta il 29 maggio, segnalando che «durante il controllo ispettivo sono stati rinvenuti all’interno del Box 1 due fusti contenenti rifiuti esplosivi: razzi e fuochi di segnalazione».  
SITO DI CEREGNANO
L’azienda, che dall’agosto del 2016 al novembre 2017 aveva nel suo cda proprio l’attuale presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, sindaco di Ceregnano, visto che il cuore dell’attività è il centro di stoccaggio di Lama Polesine, è presieduta dal 2011 dal rosolinese Michele Grossato e ha come amministratore delegato, proprio in seguito al siluramento di Dall’Ara, l’ex ad di Ecoambiente Ivano Gibin. La Provincia spiega che dopo il ritrovamento c’è stata una «successiva corrispondenza tra Arpav e ditta da cui emerge la provenienza e le successive modalità di gestione messe in atto per attuare il regolare smaltimento dei rifiuti predetti, identificati con Cer 16.04.03* classe di pericolosità Hp1 esplosivo, presso l’impianto Esplodenti Sabino srl di Casalbordino (CH)». Insomma, ovviamente non un traffico segreto di esplosivi, ma un passaggio di una procedura di smaltimento di materiali pericolosi. Per i quali, tuttavia, Polaris non ha le dovute autorizzazioni e certificazioni, così che per Arpav è stato necessario dare comunicazione all’autorità giudiziaria di quanto rinvenuto.
RIFIUTI PERICOLOSO
Polaris si occupa della raccolta e dello smaltimento di rifiuti che vanno dall’amianto ai contenitori di vernici e fitofarmaci, dalle batterie al piombo ai farmaci, dagli scarti industriali a quelli della depurazione chimica. Ma non degli esplosivi. La diffida della Provincia a Polaris è, quindi, proprio «al rispetto delle condizioni prescrittive indicate nell’Autorizzazione integrata ambientale e, nella fattispecie, al rispetto dell’elenco dei codici Cer autorizzati ed alle procedure di stoccaggio di rifiuti pericolosi», con l’invito a «presentare domanda di modifica Aia alla Regione al fine di rendere conforme l’impianto allo stoccaggio del rifiuto codice Cer 16.04.03* tenuto conto della specificità del rifiuto, previa acquisizione di idoneo parere del competente Comando dei vigili del fuoco».
Ultimo aggiornamento: 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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