Il piano del Comune: trasformare l'ex zuccherificio in Villaggio Amazon

Martedì 13 Agosto 2019
L'ex zuccherificio di Lendinara
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LENDINARA - Abitazioni per i lavoratori del futuro polo logistico Amazon o un enorme parco pubblico? Il futuro dell’ex zuccherificio è una delle questioni che tengono banco in questi giorni pre Ferragosto. A rinfocolare un dibattito cittadino sopito da anni sul destino della grande area sono bastate poche righe inserite nella relazione programmatica della maggioranza presentata al consiglio comunale. «Sono allo studio alcune iniziative per l’utilizzo dell’area dell’ex zuccherificio a supporto del vicino insediamento Amazon – è scritto nel documento programmatico - Sarà dato ogni supporto a detta iniziativa anche per sanare una posizione abbandonata e di degrado vicina al quartiere residenziale “ex Agodas”». Già nel mese di aprile il sindaco Luigi Viaro aveva ventilato al Gazzettino quest’ipotesi, spiegando che alcuni investitori cercavano la possibilità di edificare villaggi per i lavoratori del futuro polo logistico Amazon che sorgerà a Castelguglielmo.   
IL PROGETTO
Il primo cittadino assicurava che l’amministrazione è disponibile a rivedere i piani urbanistici e che si può ipotizzare di adibire una parte dell’area ad uso residenziale e una parte a servizi. L’idea di alloggi per i lavoratori di Amazon ha scatenato la fantasia dei lendinaresi, che in gruppi locali nei social hanno discusso auspicando, in gran parte, che si scongiuri una cementificazione dell’area di quasi 200mila metri quadri collocata nella zona sud oltre la linea ferroviaria. C’è chi vorrebbe che l’ex zuccherificio bonificato con risorse pubbliche tramite il progetto Lendifin diventasse un grande parco urbano con verde, attrezzature e spazi per lo sport e la vita all’aria aperta, chi preferirebbe un grande parco di divertimenti dedicato ai bambini. 
L’area, di proprietà privata, è andata ripetutamente all’asta ed è in mano a un curatore liquidatore. Dopo la chiusura dell’industria saccarifera era stata bonificata con l’operazione pubblica “Lendifin” e acquistata dalla Grimeca, che con l’amministrazione guidata da Alessandro Ferlin aveva sottoscritto un pre-accordo (allegato al Piano di assetto del territorio, lo strumento urbanistico vigente) per convertire l’area a uso in gran parte residenziale, ricettivo e ad artigianato di servizio. In cambio il Comune avrebbe avuto una porzione di 20mila metri quadri da destinare a opere pubbliche e un milione e 200mila euro in opere di realizzazione di strade interne ed esterne all’area. Quando la Grimeca ha chiuso i battenti nel 2010, l’area è stata ripetutamente battuta all’asta senza suscitare l’interesse di alcun investitore. Nella primavera 2018 era stata tentata un’altra asta con prezzo base di 2,85 milioni. Quel che è certo, dunque, è che per riconvertire l’area attualmente incolta e in degrado, servirebbero investitori disposti a spendere almeno 2 milioni per il solo terreno.
Ultimo aggiornamento: 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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