Libia, raid di Haftar su aeroporto di Tripoli: violata la tregua, voli sospesi

Domenica 11 Agosto 2019
Libia, raid di Haftar su aeroporto di Tripoli: violata la tregua, voli sospesi
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Raid di Haftar sull'aeroporto Mitiga di Tripoli, dove tutti i voli sono stati sospesi. Le forze del generale Khalifa Haftar hanno violato la tregua chiesta dall'Onu bombardando lo scalo civile e un quartiere residenziale nella zona di Souq Al Jum'aa, nella capitale. Lo riferisce la tv libica Al Ahrar su Twitter. Tre civili sono rimasti feriti dai razzi lanciati sul quartiere. L'aeroporto Mitiga di Tripoli ha interrotto i voli «fino a nuovo ordine» dopo il bombardamento di questa mattina.

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«Le milizie del criminale di guerra, il ribelle Haftar, violano la tregua dell'Eid al Adha (la festa del Sacrificio, ndr) dopo aver bombardato sporadicamente la zona di Souq Al Jum'aa, la mattina del primo giorno di festa. Tre civili sono stati feriti», scrive su Twitter l'operazione Vulcano di Rabbia che rappresenta le forze del governo di unità nazionale di Fayz al Sarraj. Ieri sia il governo di Tripoli che le forze dell'uomo forte della Cirenaica aveva accolto l'invito della missione Onu in Libia, Unsmil, a un cessate il fuoco in occasione della festa del Sacrificio che comincia oggi.

La tregua, scattata ieri pomeriggio, era prevista fino alle 15 di domani.

Il governo libico d'intesa nazionale, che fa capo a Fayez al-Sarraj, ha condannato con forza l'attentato di ieri a Bengasi, in cui sono morti, ieri, tre funzionari dell'Onu. «Il consiglio presidenziale del governo d'intesa nazionale condanna, nei termini più forti - si legge sulla pagina Facebook del Gna - l'attentato terroristico avvenuto nella zona di al Hawari, mella città di Bengasi, al passaggio del convoglio della missione degli Stati Uniti in Libia in cui sono morte tre persone e decine di altre sono rimaste ferite».

In una nota, l'Alto consiglio di Stato punta il dito contro «la forza che controlla la città di Bengasi», ovvero le truppe di Haftar, città che «in questi ultimi giorni ha visto rapimenti, uccisioni e sparizioni» come quelli di Seham Sergiwa, deputata e psicologa scomparsa il 17 luglio, e quello dell'attivista Ahmed Omar Al Kawafi, il cui corpo è stato trovato in riva al mare, «e altri atti terroristici e criminali perpetrati da chi dice di voler proteggere la città mentre attacca Tripoli con la scusa di volerne ristabilire la sicurezza». Alla condanna si associa il governo provvisorio libico annunciando, da parte sua, l'apertura di una inchiesta da parte del suo ministero dell'Interno, e accusando Tripoli di «legami con i gruppi terroristici», entrambi, a suo giudizio, «volti a far naufragare la tregua umanitaria annunciata dall'esercito con il patrocinio dell'Onu».

Ultimo aggiornamento: 14:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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