Il governo era arrivato al capolinea dopo le europee averne prolungato l'esistenza è stato un errore

Sabato 10 Agosto 2019
13
Egregio direttore, 
so di farle una domanda degna di una lotteria. Ma ora che la Lega ha deciso di sfiduciare il governo Conte, cosa accadrà? Che si vada a votare entro la fine dell'anno io non ci credo tanto. E lei?


Pietro Giuliani
Padova


Caro lettore, 
cosa succederà davvero non lo so. Viviamo una stagione politica confusa e imprevedibile da cui ci si può attendere di tutto o quasi. Del resto chi dopo le elezioni del marzo del 2018 avrebbe scommesso su un'alleanza così innaturale come quella che ha portato alla formazione del governo giallo-verde e Giuseppe Conte alla presidenza del Consiglio? Credo però che anche in una situazione politica così fluida e in costante evoluzione, alcuni punti fermi ci siano. Il primo. Era chiaro da settimane, direi dal giorno dopo le elezioni europee, che questo governo era arrivato al capolinea. Averne prolungato l'esistenza è stato un errore. Abbiamo trascorso settimane all'insegna dei litigi quotidiani tra Lega e M5s e dei rinvii di ogni decisione. Mettere un punto fermo a questa esperienza di governo dai risultati discutibili e dall'intollerabile tasso di conflittualità era ed è inevitabile. Non ci sono più margini per tenere in piedi un'alleanza che era innaturale al momento della sua nascita e che è diventata, strada facendo, insostenibile. Secondo punto. Le elezioni europee hanno fatto emergere equilibri politici molto diversi da quelli oggi rappresentati in Parlamento. Da molte parti si fa strada la tentazione di creare nuove maggioranze facendo leva sull'esigenza di approvare nei prossimi mesi la nuova legge di bilancio e, soprattutto, sulla disponibilità di moltissimi parlamentari (sopratutto di M5s) preoccupati di perdere il proprio scranno in caso di voto anticipato. Sarà il Presidente della Repubblica a dettare l'agenda e decidere al meglio nell'interesse del Paese e nel rispetto della Costituzione. Ma se non si andrà subito al voto, è difficile pensare che si possano determinare nuovi equilibri di governo che prescindano o che addirittura siano finalizzati ad emarginare la Lega, cioè dal partito che è risultata essere la prima forza politica italiana alle elezioni europee e che i sondaggi accreditano oggi di un consenso superiore al 35 per cento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci