TREVISO - Un successo strepitoso. Davanti ad alcuni bar, nella periferia di Treviso, meree di clienti. Auto parcheggiate dovunque, strade ingombre, proteste di residenti che non riuscivano a raggiungere casa. La polizia è costretta così, dalle lamentele dei residenti, a intervenire più volte. Ma i poliziotti si insospettiscono: che cosa hanno mai di così attraente questi bar di periferia, per avere un successo così improvviso e scatenato, un happy hour frequentatissimo? Il mistero è presto svelato: i prezzi. Birre e spritz a prezzi bassi. Bassissimi. Troppo bassi, sospettano i poliziotti. E così comincia l'indagine che oggi, 7 agosto, ha portato a denunciare quattro persone, due albanesi, G.A. 30 anni e K.E. 42 anni, e due italiani, G.E. 38 anni e B.F. 33 anni (la polizia ha diffuso soltanto le iniziali) per furto pluriaggravato e continuato. I quattro sono magazzinieri e autisti, dipendenti infedeli delle rispettive ditte, e durante le normali operazioni di consegna di materiale, sottraevano interi bancali di Aperol, Campari e birre Heineken, che poi rivendevano sottobanco a titolari di bar nella periferia di Treviso: proprio quei bar che, vendendo merce rubata, potevano proporre spritz e birre a prezzi stracciati, incrementando a dismisura la propria clientela. Secondo la polizia, tra il febbraio e il settembre 2018, il quartetto di dipendenti infedeli ha rubato a due ditte merce per circa 60mila euro.
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