Bullismo e droga, giro di vite
in tutte le scuole della provincia

Venerdì 26 Luglio 2019 di Alberto Comisso
Giro di vite nelle scuole contro bullismo e droga
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PORDENONE - Un giro di vite nelle scuole subito all'inizio dell'anno così come nei principali centri di aggregazione giovanile della città. Gli ultimi episodi, in particolare la violenza della baby gang sgominata dalla polizia che si sommano a quelli che le forze  dell’ordine avevano scoperto nei mesi precedenti, hanno fatto suonare – ancora una volta – il campanello d’allarme. A Pordenone esiste un disagio tra i giovani: prima l’eroina che veniva venduta tra i 15 e 25 euro al grammo a ricreazione, nei bagni del liceo Leopardi/Majorana di Pordenone; ora la baby gang, formata da quattro adolescenti e capeggiata da un quindicenne, che, tra truffe, estorsioni, appropriazioni indebite, spacciava anche sostanze stupefacenti. Del resto procurarsi della droga non è poi così difficile.  Basta conoscere il giro giusto, i posti giusti ed avere qualche soldo in tasca. E il gioco è fatto. A questo punto i tempi sono maturi: il prefetto, Maria Rosaria Maiorino, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico convocherà un vertice in Prefettura con l’obiettivo, presenti tutti gli attori interessati - dai dirigenti scolastici all’Azienda sanitaria, dalle forze di polizia all’amministrazione comunale – di mettere a punto un piano di prevenzione mirato contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti a scuola e nelle immediate vicinanze. Non solo. Sotto i riflettori anche il bullismo ed altri comportamenti violenti. Lo auspica l’assessore comunale Emanuele Loperfido: «Non ho dubbi sul fatto che il prefetto, sempre molto attento e sensibile nei riguardi di certe tematiche, convochi un incontro per mettere in campo un piano di azione mirato. Da parte dell’amministrazione comunale ci sarà come sempre la massima disponibilità a collaborare, nel limite delle sue competenze, dal momento che la piaga degli stupefacenti in età giovanile è un qualcosa che va combattuto con tutte le risorse disponibili». Anche perché se prima erano l’hashish e la marijuana a far paura, adesso il pericolo arriva dalla droghe chimiche o sintetiche. L’obiettivo, dunque, è fare in modo che nessun tipo di stupefacente entri più nelle scuole.
I PROGETTI
È possibile che dal prossimo anno scolastico possano decollare nelle scuole superiori di Pordenone progetti educativi e preventivi. Se le forze di polizia saranno ancora costantemente impegnante nel contrasto alla spaccio e all’assunzione di droghe, anche attraverso specifici appostamenti (in abiti civili) fuori dai plessi scolastici in orario di entrata e di uscita, in loro supporto, a titolo gratuito, potrebbero aggiungersi i volontari. Persone – alcune hanno avuto un passato con la divisa addosso – che sostanzialmente avrebbero il compito di presidiare esternamente gli istituti considerati maggiormente a rischio. Non solo. Si metterebbero a disposizione per controllare anche la situazione nei parchi cittadini. Quella della vendita di sostanze stupefacenti è una delle piaghe che interessa maggiormente Pordenone.
LA MAPPA
Nelle mappa del rischio, redatta dalla polizia locale di Pordenone-Cordenons, le aree più a rischio, dove si vende e si consuma droga, sarebbero Piazzale Ellero, il Bronx, l’autostazione di via Oderban, l’area della Comina, quella del Centro studi e, soprattutto in orario serale - notturno, il parcheggio Marcolin. Capitolo a parte meritano alcuni dei parchi pubblici cittadini dove, a più riprese, sono state rinvenute sostanze stupefacenti. Specie al Galvani. E che la droga circoli a scuola non è una novità. Così come non è una novità il fatto che esista un’altra piaga con la quale amministrazione comunale, servizi sociali e forze di polizia stanno mettendo in campo strategie e risorse: il bullismo.
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