Biciclette a Venezia, in arrivo più di 300 posti

Saranno dentro l'autorimessa comunale e sotto il peolple mover

Martedì 23 Luglio 2019 di Nicola Munaro
Biciclette a Venezia, in arrivo più di 300 posti
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VENEZIA - Da un po' hanno iniziato a comparire nelle fotografie pubblicate sui social di denuncia. E domenica sono arrivate anche le prime multe (100 euro a testa) nei confronti di tre giovani turisti francesi, tra i 22 e i 23 anni, che le avevano posteggiate in una calle laterale di Lista di Spagna, all'altezza dell'ufficio postale di Cannaregio, legandole con un catenaccio. Loro, le biciclette, sono i nuovi nemici di Venezia e complice il turismo sostenibile sono esplosi gli episodi di stranieri - ma non solo - pizzicati a girare per le calli con la due ruote a mano. Se da un lato il Comune ha messo i paletti con il nuovo Regolamento di Polizia e sicurezza urbana, la stessa amministrazione e il consiglio comunale di Ca' Farsetti hanno approvato un piano per aprire parcheggi delle biciclette (per ora difficili da individuare) a quanti decidono di arrivare nella città d'acqua in sella a due ruote.
 
PIÙ DI 300 POSTIDue i progetti più consistenti varati dalla giunta fucsia di Luigi Brugnaro. Il primo - approvato in consiglio comunale a fine giugno - riguarda la realizzazione di un bicipark da 120 posti nell'autorimessa comunale di piazzale Roma. «Si tratta di posti all'avanguardia, con tanto di armadietti e di tutti comfort per accogliere i turisti che arrivano in questo modo a Venezia - spiega l'assessore alla mobilità, Renato Boraso - La domanda di un turismo sostenibile e di persone che visitano le grandi città in bicicletta è in aumento e Venezia deve rispondere. Chiaro, da noi non si può portare la bicicletta nelle calli e quindi abbiamo deciso di dare il via libera a questo progetto, ma non è l'unico».
L'altro messo in cantiere è la creazione al Tronchetto, sotto la fermata del people mover, di oltre 200 posti per le bici, a cui si aggiunge un parcheggio da un centinaio di stalli per le motociclette e gli scooter. «Sul versante moto, tornerà disponibile anche l'area storica da 150 posti all'ingresso di piazzale Roma», assicura Boraso. I tempi? «Per la prossima estate sarà tutto pronto in maniera da rispondere alle esigenze crescenti di questo tipo di turismo, ma penso che entro l'anno potremmo già vedere degli ottimi risultati - fa presente l'assessore alla mobilità - Siamo una grande città europea e ci dobbiamo comportare come tale». Il tutto con una spesa da 200 mila euro circa.
I CARTELLIDetto che basta guardare il sito del Comune per rendersi conto di come sia precluso l'ingresso delle biciclette in centro storico, a Ca' Farsetti stanno anche studiando un modo per migliorare la comunicazione del divieto. L'idea più semplice è quella di installare dei cartelli alla fine del ponte della Libertà in cui indicare il no all'accesso delle ruote. «Sentirò la Polizia Locale e decideremo la strategia migliore. I cartelli sono la soluzione che stiamo studiando per evitare ogni tipo di equivoco - chiosa Boraso - Abbiamo investito tanto sulla ciclabile per Venezia e ora stiamo rispondendo».
LO STOPLo stop alle bici in centro storico, anche a mano, è in vigore dalla fine del 2016. Tutti i non veneziani possono percorrere a piedi e portando la bici a mano solo nel tratto compreso tra Piazzale Roma, il ponte di Calatrava e fondamenta Santa Lucia, ossia quella che conduce alla stazione ferroviaria, nonché nel tragitto tra calle Favretti e la chiesa degli Scalzi. I turisti, inoltre, non possono assicurare la propria bici con catene a tutti quegli elementi che rappresentino arredo urbano o monumentale. 
C'è però una sorta di autorizzazione per chi a Venezia ci abita: i residenti in laguna, infatti, possono condurre la bicicletta, sempre e solo a mano, anche in centro storico, ma solo nel percorso più breve tra piazzale Roma e la propria abitazione.
Nicola Munaro
Ultimo aggiornamento: 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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