I suoi prof lo escludono dalla maturità, lo riammette il Tar, viene promosso

Venerdì 19 Luglio 2019 di Cristina Antonutti
Esame di maturità, escluso dai prof, riammesso dal Tar
17
PORDENONE - L’esame di maturità l’ha superato. Ma ad ammetterlo non sono stati i suoi professori, ma i giudici del Tar di Trieste, che ieri, 18 luglio, si sono pronunciati sulla vicenda entrando nel merito. Avrebbero potuto dichiarare «cessata la materia del contendere» - come evidenzia lo studio legale degli avvocati Luca Tamassia, Giorgio Fregni e Maura Goletto - invece hanno accolto il ricorso annullando la non ammissione dello studente. Insomma, secondo i giudici a sbagliare sono stati gli insegnanti di un liceo scientifico del Pordenonese.  Nel valutare rendimento e risultati conseguiti dallo studente nel corso dell’anno scolastico 2018/19 non hanno tenuto conto dei crediti maturati nel corso dell’intero percorso scolastico e nemmeno del fatto che si può essere ammessi all’esame di maturità anche se in alcune materie non si è raggiunta la sufficienza. Lo studente ha sempre avuto un percorso lineare, mai una bocciatura. Quando ha visto «non ammesso» in corrispondenza del suo nome, è rimasto amareggiato. Voleva avere una chance, tentare l’esame. «Se poi mi bocciano - ha detto ai genitori - accetterò il risultato e ripeterò l’anno». Lo scrutinio finale è stato pertanto impugnato davanti al Tar, che ha concesso una sospensione cautelare del provvedimento permettendo al liceale di sostenere le prove d’esame. Il diploma l’ha conseguito. Adesso sta decidendo quale sarà il percorso da intraprendere per il suo futuro. Nel frattempo i giudici (presidente Oria Settesoldi, estensore Manuela Sinigoi) hanno emesso la sentenza con cui danno torto alla scuola.
Ricordano che la norma dice che «nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, l’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo», circostanza «che parrebbe, in effetti, non essere stata nemmeno presa in considerazione». Sottolineano anche il che rendimento scolastico conseguito nei quattro anni precedenti e il numero di crediti scolastici vantati - noti al corpo docente - «avrebbero potuto trovare adeguata considerazione nell’ambito della procedura e consentire eventualmente al Consiglio di classe di formulare una diversa prognosi circa le sue concrete possibilità di affrontare le prove d’esame». «In tal senso - conclude il Tar - conforta l’esito positivo poi conseguito all’esame di Stato, al quale – si rammenta – è stato ammesso ope judiciis». 
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 13:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci