Il fiume Sile sepolto dai rifiuti: «Zozzoni impuniti usano questi corsi d'acqua come il water di casa»

Mercoledì 17 Luglio 2019 di Mauro Favaro
Il fiume Sile è sepolto dai rifiuti
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TREVISO - Il Sile è più sporco che mai. Una discarica a cielo aperto. Solo nel tratto tra i fontanassi di Vedelago e la zona di Treviso sono state individuate oltre dieci tonnellate di rifiuti. E la stima è fatta per difetto. Sono queste le attuali condizioni del fiume di risorgiva più lungo d'Europa.
 

 


Il Sile bagna Treviso e culla i vecchi burci, è stato citato da Dante e scorre tra due Patrimoni mondiali dell'Umanità come Venezia e le colline del Prosecco. Tutto ciò, però, non lo protegge dalle montagne di immondizia che vengono regolarmente gettate in acqua o abbandonate sulle sponde. I volontari che intervengono con le canoe riempiono anche 50 sacchi a settimana. Ma la lotta è impari. 
 
AMAREZZA SUI SOCIAL
Ieri Cristian Bertolin, referente della Barbasso Nature Culture, società di fruizione turistica e valorizzazione del patrimonio naturale, ha caricato su Facebook una serie di foto allucinanti. Chi si limita a guardare il fiume dalla strada non si rende conto di quanto sia sporco. Gli scatti, invece, lo mostrano dall'interno. E fanno impressione. Saluti dal Sile, parco naturale, sito di importanza Comunitaria, zona di protezione speciale, rete Natura2000, area protetta, si legge nell'amaro post pubblico di Bertolin, già condiviso centinaia di volte. Il suo è un vero e proprio sfogo: E' il fiume che avete tutti dimenticato, cittadini e istituzioni, il fiume per il quale più nessuno si batte, il fiume di cui vi riempite la bocca per decantarne le amenità e farvi belli con gli amici o nei momenti pubblici -incalza- il fiume che non conoscete. Se è così è per colpa del vostro disinteresse. Il fiume è lo specchio dell'identità degli abitanti dei territori da esso attraversati. Queste condizioni sono la misura di quanto si ignori il valore ecologico dello stesso. Il fiume non è di tutti, ma solo dei pochi che lo riducono così e dei meno di pochi che lo amano e che sono costretti a guardare questo scempio. 

L'ENTE PARCO
Il Parco del Sile conosce bene il problema. Vorrebbe allestire una task force per ripulirlo. Ma, detta senza giri di parole, non ha i soldi per farlo. «Mancano le risorse per questi interventi. Non possiamo che ringraziare i volontari, non lo si fa mai abbastanza -allarga le braccia Mauro Giovanni Viti, dirigente regionale e attuale commissario del Parco- le risorse che scarseggiano rappresentano un primo nodo. Oltre a questo, però, va pure detto che se i cittadini fossero più educati tutta questa sporcizia non ci sarebbe». 

OASI CERVARA
Anche all'interno dell'Oasi Cervara si impegnano costantemente a ripulire il Sile. «Raccogliamo quanto possiamo -dice Erminio Ramponi, direttore dell'Oasi- in estate, tra l'altro, la vegetazione cresce e rende l'immondizia ancora più visibile». Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Morgano. «Gli sforzi che facciamo sono vanificati dalla stupidità», sottolinea Daniele Rostirolla. Il primo cittadino del comune che si estende nel cuore del territorio protetto non punta gli occhi solamente sul Sile. «I canali cloaca che portano questa sozzura non sono nel parco del Sile -evidenzia- lo zozzone si sente impunito nell'utilizzare questi corsi d'acqua come il water di casa propria. Il canale del Gronda, per esempio, è una autostrada per le immondizie». Ieri Rostirolla ha sentito Viti. A breve ci sarà un incontro per arrivare all'installazione di uno sgrigliatore anche nell'alto corso del fiume, in modo da bloccare i rifiuti. Non si parla di un macchinario come quello di Silea, che tra l'altro negli ultimi tempi non ha funzionato praticamente mai, ma di qualcosa di più leggero per non alterare l'ecosistema del fiume nel suo tratto più delicato. Quel che è certo è che bisogna fare in fretta. 
Mauro Favaro

Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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