Spacciatori e sbandati al Galvani. Il sindaco: «Ora faremo pulizia»

Martedì 16 Luglio 2019 di Alberto Comisso
Una pattuglia della Polizia entra al parco Galvani
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 PORDENONE - Spacciatori e sbandati al parco Galvani: il Comune chiede l’intervento dell’Azienda sanitaria. Un’area della città che pare essere diventata una sorta di enclave per gli irriducibili dello spaccio e dell’assunzione di sostanze stupefacenti. Si tratta di un gruppetto di 15-20 persone che continua, nonostante la puntualità e la periodicità con le quali vengono effettuati i controlli da parte delle forze dell’ordine, a rendersi protagonista di atteggiamenti fastidiosi e che hanno generato, soprattutto nell’ultimo periodo, un certo allarmismo tra residenti e frequentanti dell’area verde. Da qui l’intenzione del sindaco Alessandro Ciriani di "fare pulizia".  Sarà utilizzato  il pugno di ferro e, se sarà necessario, prendere dei provvedimenti seri nei confronti di «persone refrattarie ad ordinanze varie ed agli interventi di polizia, carabinieri e polizia locale». Anche perché la situazione sta diventando insostenibile. «Siamo in presenza di tossici, ai quali si uniscono sempre più spesso balordi vari, che trascorrono il loro tempo a fare confusione, a girare a torso nudo e ad ubriacarsi anche in presenza di minori e di famiglie con i figli al seguito. Persone – ammette il sindaco – che non sono punibili e tanto meno essere arrestate. Abbiamo chiesto l’intervento del prefetto, Maria Rosaria Maiorino, con il quale il dialogo è costante, che, a sua volta, ci ha garantito una maggiore presenza di uomini e donne di divisa per attività di controllo interne al parco Galvani». Ma non basta, anche perché così facendo il problema potrebbe soltanto essere marginalmente risolto o spostato altrove. E’ necessaria un’azione più incisiva, che preveda anche il coinvolgimento dell’Azienda sanitaria. 
LA SQUADRA
«Quando mi appello all’Aas5 - fa sapere Ciriani - , lo faccio con l’obiettivo di fare squadra tra i diversi attori in campo. Nello specifico vorrei che personale specializzato avviasse, identificando i tossici e i balordi che frequentano il parco, percorsi di recupero mirati. So che non sarà facile. Cercheremo di mettere in campo una vera e propria task-force, che unisca operatori sanitari e personale delle forze dell’ordine. Ripuliremo il parco Galvani, così come abbiamo fatto, risolvendo il problema dello spaccio, del fenomeno dei bivacchi e del degrado, per il parco Querini, Brusafiera - Bertossoi e San Valentino. Il parco Galvani, per la sua centralità, per il fatto che è frequentato da famiglie con bambini e perché accoglie il Puff (il palazzo del fumetto) e persone svantaggiate, deve, ad ogni costo, essere valorizzato e tutelato. Non possiamo più permettere che l’area sia in mano ad un gruppetto di tossici, sbandati e spacciatori. Come amministrazione - garantisce il primo cittadino - metteremo in campo tutti gli strumenti per mitigare il problema e, possibilmente risolverlo. Non c’è da aspettare molto tempo: il rischio è che alcuni giovani possano subire il fascino della trasgressione e di un vivere senza regole». 
OPERATORI DI STRADA
A monitorare questo fenomeno ci stanno già pensando gli operatori di strada, figure che il Comune, attraverso la cooperativa Itaca, ha ingaggiato per intercettare sul territorio situazioni di disagio che spaziano dall’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti alle difficoltà nel contesto scolastico, familiare e sociale. Personale formato che svolge un’attività di prevenzione, assistenza e recupero sociale a favore di tutte quelle fasce deboli che vivono in situazioni di degrado e di emarginazione. L’attività sta già dando buoni frutti e, proprio per questo, proseguirà senza battute d’arresto.
Alberto Comisso
Ultimo aggiornamento: 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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