Lavoro, dagli elettrotecnici ai saldatori: ecco chi può essere assunto subito

Giovedì 11 Luglio 2019 di Francesco Bisozzi
Lavoro, dagli elettrotecnici ai saldatori: ecco chi può essere assunto subito

Il mercato del lavoro li cerca, ma non li trova. Saldatori, ingegneri elettrotecnici e analisti informatici sono solo alcune delle figure che oggi risultano difficilmente reperibili in Italia. Dopo l'allarme lanciato dal numero uno di Fincantieri, Giuseppe Bono, che ha appena ammesso di non sapere dove andare a trovare i 6 mila lavoratori di cui il gruppo pubblico necessita nel prossimo triennio, si sono di nuovo accesi i riflettori sul gap tra domanda e offerta di lavoro nel Belpaese.

Fincantieri, Bono: «Servono 6mila lavoratori e ai giovani non interessa»

QUOTE
Un gap che nel 2018, secondo l'ultimo Rapporto Excelsior di Unioncamere, ha affossato oltre il 26 per cento degli oltre 4,5 milioni di contratti di lavoro che le imprese erano pronte a stipulare. Nel 2017 la quota delle figure di difficile reperimento si era attestata invece attorno al 21 per cento. Dunque in Italia oggi un' offerta di lavoro ogni quattro non trova candidati adeguati.
Ingegneri elettrotecnici, tecnici elettronici, agenti assicurativi e immobiliari, analisti, progettisti di software, installatori, manutentori, riparatori di apparecchiature informatiche e specialisti di saldatura elettrica: sono queste alcune delle principali figure professionali di difficile reperimento in Italia, stando a quanto emerge dal Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere. In alcuni casi la colpa è del sistema formativo che non fornisce le competenze tecniche necessarie, altre volte invece la difficoltà di reperimento dipende più dalla scarsità che dall'inadeguatezza dei candidati.

GIUDIZI
Più nel dettaglio, le figure high skill sono difficili da reperire prevalentemente a causa del ristretto numero di candidati, mentre le professioni tecniche e specialistiche di media qualificazione sono difficili da coprire principalmente perché le imprese non giudicano all'altezza il livello di preparazione di coloro che si fanno avanti.
La quota delle figure di difficile reperimento sfiora il 38 per cento nell'ambito della ricerca di professioni tecniche per il settore industriale (600 mila le entrate programmate nel 2018). Nell'ambito dei servizi, dove le entrate programmate ammontavano nel 2018 a 1,2 milioni, il gap tra offerta e domanda ha riguardato il 22 per cento dei posti di lavoro disponibili lo scorso anno: agenti assicurativi, tecnici programmatori e agenti immobiliari sono praticamente introvabili. Sempre nel 2018 le aziende avevano programmato di assumere 697 mila operai specializzati, ovvero 250 mila in più rispetto a quelli che erano effettivamente disponibili sul mercato.

DIFFERENZE
A livello territoriale, le difficoltà di reperimento risultano particolarmente elevate nelle regioni del Nord dove si registra la maggiore richiesta di lavoro specializzato. Il mismatch fra competenze, formazione e abilità offerte e domandate colpisce in particolare i giovani under 30 a causa di un sistema formativo che stenta a qualificare le figure realmente richieste dal mercato. Secondo il Rapporto Excelsior di Unioncamere sulle previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine, nel periodo 2019-2023 la digital trasformation e l'ecosostenibilità avranno un peso determinante nel caratterizzare i fabbisogni occupazionali dei diversi settori economici.

STIMA
Si stima che imprese e Pubblica amministrazione ricercheranno nel prossimo quinquennio circa 300 mila lavoratori con specifiche competenze matematiche, informatiche e digitali. Le aziende proveranno inoltre ad assumere oltre 500 mila lavoratori con competenze green. La filiera education e cultura esprimerà un fabbisogno occupazionale compreso tra le 140 mila e le 160 mila unità. Il fabbisogno delle imprese della filiera meccatronica e robotica riguarderà invece circa 80 mila lavoratori. La filiera della mobilità e della logistica andrà alla ricerca di un numero di lavoratori di poco inferiore alle 100 mila unità tra addetti alla logistica, magazzinieri, responsabili di reparto e conducenti di mezzi pesanti. La filiera dell'energia, con un fabbisogno di circa 40 mila unità nell'arco dei prossimi cinque anni, richiederà in particolare tecnici della produzione di energia elettrica, addetti ai controlli chimici e conduttori di impianti di recupero e riciclaggio dei rifiuti.
 

Ultimo aggiornamento: 12:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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