Via i migranti dall'hotel Paradiso, Bano (Lega) esulta: «Merito di Salvini»

Giovedì 11 Luglio 2019 di Cesare Arcolini
Il vicepresidente della Provincia Bano davanti all'hotel Paradiso
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NOVENTA PADOVANA - Il 31 luglio i migranti ospiti all’hotel Paradiso di Noventa Padovana lasceranno definitivamente la struttura ricettiva. La notizia che la comunità attendeva da quasi quattro anni è trapelata ieri da un incontro a cui hanno partecipato il presidente della Cooperativa Sarah che gestisce i profughi a Noventa, un suo dipendente e il vicepresidente della Provincia di Padova, il leghista Marcello Bano. «Ad oggi - ha riferito il leader del Carroccio - al Paradiso si trovano 41 migranti. La Cooperativa, con la quale in questo periodo stiamo collaborando di comune accordo, mi ha riferito che dopo le restrizioni imposte dal ministro Salvini, non ha voluto rinnovare il contratto, non ha preso parte ad alcun bando e di fatto dal 31 maggio ha completato la sua opera. La proroga finirà appunto il 31 luglio». Dalle parole dei vertici della Cooperativa è emerso un certo malcontento: i pagamenti che la Prefettura deve elargire a Sarah sarebbero fermi all’ultimo trimestre dello scorso anno. Si parla di un ammanco di diverse decine di migliaia di euro. Di fatto tutte le spese vive che da settembre fino ad oggi la Cooperativa sta avendo ricadono tutte sulle loro tasche.
  
«La notizia che a fine luglio l’hotel Paradiso chiuderà le porte ai migranti - ha proseguito il vicepresidente della Provincia, che a Noventa riveste il ruolo di consigliere comunale all’opposizione - è una vittoria importante giunta grazie alle restrizioni che il ministro Salvini ha adottato nella gestione dei profughi. Mi sento di condividerla con tutti i cittadini di Noventa Padovana e soprattutto con i residenti della frazione di Oltrebrenta che da quasi quattro anni, loro malgrado, hanno avuto la loro vita mutata in peggio». Dall’incontro di ieri mattina è anche emerso che la data del 31 luglio potrebbe avere una proroga solo nel caso la Prefettura evidenziasse situazioni di estrema gravità nella collocazione dei migranti. «E’ un’ipotesi a cui non voglio neppure pensare. L’hotel Paradiso - ha concluso Bano - ha fatto la sua parte, il titolare della struttura ha già messo in moto un piano di riqualificazione per riportare l’hotel a sede per turisti. Dall’inizio di questa esperienza, targata ottobre 2015, ad oggi ho avuto modo di instaurare importanti rapporti di collaborazione con la Cooperativa. Ho sempre rispettato il loro lavoro, senza tuttavia tralasciare le criticità del territorio e della sua gente che quotidianamente mi ha chiesto di interessarmi al problema». Dall’arrivo dei migranti ad oggi il numero è variato dalle iniziali 63 unità ad ottanta. Poi c’è stato un picco di oltre 100 presenze. Si è tornati in un secondo momento a 83 fino a 41 richiedenti asilo che ancora vivono nella struttura alberghiera di via Oltrebrenta. Quanto al destino dei 41 profughi, che hanno tutti la carta di identità, spetterà alla Prefettura trovare un soluzione. 
Cesare Arcolini
Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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