Dentiera difettosa, paziente muore prima del risarcimento

Domenica 7 Luglio 2019 di Giuseppe Babbo
Dentiera difettosa, paziente muore prima del risarcimento
E' morta pochi  giorni fa senza vedersi riconoscere il risarcimento richiesto: è una 95enne di Cavallino Treporti, a cui hanno incollato la dentiera con la resina, con effetti devastanti. Il suo è uno dei casi più eclatanti tra le decine di persone che nell'ultimo periodo, si sono affidate a Studio 3A-Valore Spa., società specializzata nel risarcimento danni, lamentando cure odontoiatriche praticate male.

Per fortuna non si tratta di situazioni in cui è in gioco la vita, ma comunque di casi che implicano profonde sofferenze fisiche e morali, con ripercussioni sul piano estetico e dell'auto-stima, causano cospicui esborsi e comportano spesso lunghi strascichi legali perché gli studi dentistici tendono a negare anche l'evidenza pur di non risarcire.

Tra i casi seguiti c'è appunto quella della 95enne del litorale nord, che nel 2015 si era rivolta ad una clinica per una banale seduta di manutenzione della protesi inferiore totale ancorata a inserti endossei, con sostituzione degli elementi intermedi di connessione implantare. L'applicazione dei nuovi elementi non è risultata efficace, la protesi non rimaneva ancorata e la dentiera si staccava di continuo. Non riuscendo a venire a capo del problema, il dentista le ha applicato della resina, con effetti disastrosi: l'applicazione, unita alla mancata connessione della protesi inferiore nel lato sinistro, ha comportato da un lato la mobilità del manufatto, dall'altro l'impossibilità di una sua completa rimozione, il che impediva una corretta igiene orale con conseguente comparsa di gengivite e faringite.

L'ultranovantenne è dovuta correre al Pronto soccorso e ricoverarsi in ospedale, dove non è rimasto che procedere alla rimozione forzata della protesi, con dolori atroci e il danneggiamento irreversibile della dentiera, che l'anziana ha dovuto rifare, con ulteriori spese. La paziente ha chiesto i danni alla società che gestisce la clinica, che però non ha mai risposto: non le hanno nemmeno restituito l'acconto di 250 euro versato per le prestazioni.

A oltre 90 anni, la signora ha pure dovuto intentare una causa civile avanti il Giudice di Pace di Venezia per vedersi risarcire i danni biologici e patrimoniali conseguenti all'evidente errore medico e al grave inadempimento contrattuale dello studio. Morirò prima di vedere la fine della pratica scherzava la nonnina, che purtroppo è stata buona profeta: nei giorni scorsi è deceduta.

Tra i casi seguiti dallo studio 3A, anche quello di una 62enne di Jesolo che nel 2015 si era rivolta ad un dentista per la rimozione del secondo premolare inferiore di sinistra e contestuale inserimento di un impianto osteointegrato: a seguito dell'intervento ha perso la sensibilità dell'emilabbro inferiore di sinistra con comparsa di perestesie. E poi quello di una 60enne veneziana che dal 2006 al 2016 si è rivolta a tre professionisti per le varie complicazioni.
 
Ultimo aggiornamento: 19:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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