Cordenons. Ancora posta in ritardo e disagi Il sindaco: promesse disattese

Venerdì 5 Luglio 2019 di Alberto Comisso
Cordenons. Ancora posta in ritardo e disagi Il sindaco: promesse disattese
CORDENONS - Corrispondenza ancora in ritardo. A distanza di un mese dall'incontro in Municipio tra il responsabile di Poste italiane del servizio comunicazioni per l'area Nordest e quello del recapito per il Friuli Occidentale con il sindaco Andrea Delle Vedove, nel corso del quale era stata affrontata la questione spinosa dei disagi patiti dai residenti, la situazione, a quanto pare, non è cambiata. I cittadini continuano non solo a denunciare ritardi nel recapito della corrispondenza, ma anche errori nelle consegne. È successo, inoltre, che un cittadino, che al momento della consegna di una raccomandata non si trovava a casa, si sia trovato nella cassetta delle lettere l'avviso di giacenza, senza però trovare scritta alcuna indicazione in merito alle modalità di ritiro direttamente nell'ufficio postale competente.
LE CRITICITÁIl sindaco, che già si era fatto portavoce dei disservizi sul territorio, nell'occasione aveva colto la palla al balzo per segnalare alcune criticità e per spiegare ai due incaricati «come gli uffici comunali si siano visti costretti, per evitare ai cittadini di incorrere in sanzioni a causa dei ritardi nella consegna della posta, a spedire con anticipo (rispetto alla scadenza) i moduli per il pagamento dei tributi». I due responsabili dei servizi, dal canto loro, avevano offerto massima disponibilità nel cercare di porre rimedio alla situazione. E avevano ipotizzato due cause per i disagi: la prima il turnover dei portalettere, la seconda la presenza sul territorio di aree di difficile accesso. Situazioni queste che, se sommate tra loro, possono generare ritardi sulle normali tabelle di marcia.
IL SINDACO«Da parte dei due incaricati ricorda Delle Vedove - avevo trovato la massima disponibilità a migliorare il servizio. Avevano fatto presente che negli ufficiali postali di Cordenons ci sono i moduli con i quali segnalare anomalie e disfunzioni, mentre per i casi più difficili da gestire sarebbe stata direttamente Poste italiane a contattare i cittadini. Mi erano sembrati molto attenti alle lamentele e, ancor più, alle soluzioni da intraprendere perché i disagi venissero limitati al massimo». Di fronte ad una nuova ondata di lamentale, il sindaco alza le mani. «Quello che potevo fare l'ho fatto - afferma - di più, francamente, non saprei cosa fare. Poste italiane è un'azienda, non è del Comune e, pertanto, un'amministrazione comunale non può intervenire sulle politiche interne. Invito pertanto i cittadini, compilando gli appositi moduli, a segnalare i disservizi e malfunzionamenti nel servizio di recapito della corrispondenza. Mi auguro, al di là di tutto, che la situazione, con il tempo, possa migliorare».
Alberto Comisso 
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