Alberto di Monaco inaugura la
targa che celebra la via Alpina

Giovedì 27 Giugno 2019 di E.B.
Alberto di Monaco inaugura la targa che celebra la via Alpina
TRIESTE - La targa che unisce il Principato di Monaco a Trieste attraverso la via Alpina è stata scoperta questa mattina in piazza dell'Unità d'Italia dal principe Alberto II di Monaco e dal sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Dipiazza, alla presenza anche dell'ambasciatore in Italia del Principato, Robert Fillon, e del console del triveneto Anna Licia Balzan Polegato. Per Alberto II di Monaco «questa cerimonia rafforza il legame tra Trieste e il Principato attraverso la via Alpina. Un legame forte che ci consente di scoprire questi posti e questa regione che ha un ruolo molto importante in Europa. Grazie per l'accoglienza e vi auguro un grande successo per il futuro». «Abbiamo accompagnato il Principe a conoscere la città - ha detto Dipiazza prima della scopertura della targa - e sono orgoglioso che abbia apprezzato Trieste visto che vive in una delle città più belle del mondo». Il Principe al termine della cerimonia si è concesso per qualche selfie con i numerosi fan intervenuti. La targa chiude la via Alpina, un percorso escursionistico che tocca oltre all'Italia e al Principato anche Slovenia, Germania, Liechtenstein, Svizzera e Francia. «Tra mare e montagne - si legge nella targa - l'escursionista si confronterà con il fragile equilibrio tra l'ecosistema alpino, le attività degli uomini e la necessità di mantenere questo equilibrio a beneficio delle generazioni future»

Alberto di Monaco ha visitato inoltre Area Science Park dove ad accoglierlo c'era il presidente Sergio Paoletti e il direttore generale Stefano Casaleggi, che hanno illustrato le principali linee attività dell'ente con focus su Argo, il nuovo sistema industriale, nato da un'intesa fra il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (Miur), il Ministero dello Sviluppo economico (Mise), che vuole aumentare la produttività economica del territorio. Su richiesta del principe di Monaco una parte dell'incontro è stata dedicata a progetti legati all'economica circolare e alla sostenibilità ambientale. Paoletti ha presentato "The Trieste Declaration of Human Duties", la «Carta dei doveri», un codice di etica e di responsabilità condivise con 12 punti sulla salvaguardia della dignità umana, la protezione dell'ambiente e delle generazioni future e mantenimento della pace fra i popoli. Nata da un'idea del professor Roger Sperry fatta propria dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini e da lei proposta all' Università di Trieste nel 1991 per la consegna della Laurea honoris causa allora conferitale, la carta fu promulgata alcuni anni dopo dall'ICHD (International Council of Human Duties) e dall'Università di Trieste, sottoscritta da molte decine di insigni accademici fra cui 15 premi Nobel.


 
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