Allarme in Comune. Busta-pacco con polvere sospetta indirizzata al sindaco: “The end”. Sette dipendenti in ospedale

Lunedì 24 Giugno 2019
Treviso. Lettera di minacce al sindaco Conte. Scatta l'allarme a Ca' Sugana
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TREVISO - Tensione in Comune a Treviso questa mattina, lunedì 24 giugno: al sindaco Mario Conte è arrivata una busta-pacco con una scritta inquietante, "The end", secondo le primissime informazioni. I dipendenti allarmati hanno chiamato le forze dell'ordine ed è subito scattato l'allarme. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di Treviso del nucleo Nbcr.



POLVERE SOSPETTA
Inizialmente si è temuta la presenza di antrace nella busta-pacco, visto che i dipendenti che l'hanno maneggiata (ufficio Protocolli) hanno notato della polvere che è caduta sul braccio di uno di loro. Le sette persone che lavoravano all'interno dell'ufficio in via precauzionale sono state decontaminate e inviate tramite il 118 in ospedale a Treviso per una profilassi adeguata. L'ufficio è stato chiuso in attesa dei risultati di laboratorio di Microbiologia di Padova per conoscere vera origine di questa polvere.
 


ZAIA: TIRA BRUTTA ARIA
«Attentati a sedi di partito, minacce di morte reiterate sui muri, adesso anche la polvere bianca che richiama minacciosamente l'antrace.
Tira una brutta aria per la libertà e la democrazia. Esprimo tutta la mia solidarietà al Sindaco di Treviso, Mario Conte, e ai lavoratori del Comune che sono stati coinvolti in questo ennesimo fatto di criminalità». Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta l'invio al primo cittadino di Treviso di una lettera di minacce contenente anche della polvere bianca, che ha coinvolto alcuni dipendenti del Comune, che hanno dovuto essere portati in ospedale per la profilassi di sicurezza. «È un atto di criminalità, e come tale va trattato - aggiunge Zaia - senza che si ceda alla tentazione di derubricarlo a bravata o scherzo di cattivo gusto. Un atto grave anche perché va a colpire un Sindaco, democraticamente e liberamente eletto dai cittadini, e quindi tutta la comunità di Treviso».


SOLIDARIETA' DA CIAMBETTI
«Grave la minaccia al sindaco di Treviso, anche se non è di certo con questi gesti che si può fermare l'azione del buon governo: questa intimidazione è meschina, vile, classica risorsa e mezzo usato da chi è già predisposto e vocato alla sopraffazione, da chi è l'esatto contrario del democratico, della persona abituata a confrontarsi con gli altri». Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti commenta così la notizia della busta con tanto di minacce indirizzata al sindaco trevigiano e recapitata questa mattina in Comune a Treviso. «La minaccia è grave e non va sottovalutata a maggior ragione in una provincia come quella trevigiana in cui recentemente si sono rifatti vivi i fantasmi del terrorismo eversivo: mai sottovalutare questi fenomeni ma, contemporaneamente, mai cedere al vile ricatto. Diciamo forte e alto che sulla violenza prevalgono sempre la forza delle idee e della democrazia. Non ci lasciamo intimidire e ci stringiamo attorno al sindaco Mario Conte per manifestargli non solo la nostra solidarietà ma l'impegno nel sostenerlo ed essere al suo fianco. I cittadini di Treviso sono con il loro sindaco, sono per la legalità, rifiutano i metodi mafiosi dell'intimidazione, della violenza e della sopraffazione: questi violenti non passeranno».

Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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