Durerà l'entusiasmo per la Nazionale femminile? Spero di sbagliare, ma ho qualche dubbio

Martedì 18 Giugno 2019
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Gentile Direttore,
il Mondiale femminile rivela al grande pubblico, una nazionale che appassiona anche i più recalcitranti, forse un po' tardivamente, visto che negli altri paesi il pallone recita da sempre anche una prosa al femminile. Basterà una grande prestazione al Mondiale per cambiare tutto o si tornerà come prima? Forse in attesa che questa nuova generazione abbia il tempo di imporsi culturalmente? Lei cosa ne pensa?
Mauro Lama
Treviso


Caro lettore,
spero davvero di sbagliarmi, ma temo che tanto interesse per il Mondiale femminile risponda più al vuoto di offerta calcistica dell'estate 2019, che a un'improvvisa e duratura passione del grande pubblico italiano per il calcio femminile e per la squadra guidata della brava Milena Bertolini. Le televisioni avevano bisogno di un piatto forte per irrobustire i loro palinsesti orfani in questi mesi di grandi competizioni sportive e i calciofili dovevano trovare qualcosa per combattere possibili crisi di astinenza da pallone-dipendenza. Il Mondiale francese, con la nostra Nazionale qualificata alle fasi finali dopo parecchio tempo, è arrivato al momento giusto. Il resto lo hanno fatto le ragazze della Nazionale vincendo ( divertendo) le prime due partite e qualificandosi di slancio per gli Ottavi di finale. Il fenomeno e la passione per Bonansea, Girelli e compagne dureranno? Non lo so. Nutro qualche dubbio. Soprattutto per una ragione: l'offerta calcistica, tra campionati e coppe, è già talmente ampia e globale da lasciare poco spazio ad altro. Riuscirsi a ritagliare uno spazio nelle televisioni, nel mondo degli sponsor e degli appassionati non sarà facile per il football femminile. Ed è un peccato perché quello delle ragazze è un calcio certamente diverso per velocità e potenza da quello a cui siamo abituati, ma divertente e più corretto. Le simulazione di fallo, per esempio, sono pressocchè inesistenti e lo stesso vale per le proteste plateali contro arbitri e avversari. Non solo: il naturale differenziale di forza rispetto agli uomini (circa il 40-60% in meno negli arti superiori e 25-30% in quelli inferiori) è sempre di più compensato da una buona, e in qualche caso ottima, tecnica. Insomma, sulla carta, ci sono tutti gli ingredienti per uno spettacolo sportivo degno di attenzione e capace di calamitare interesse e interessi. Staremo a vedere. Intanto incrociamo le dita e speriamo che le ragazze continuino a vincere e facciano quanta più strada possibile nel Mondiale.
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 14:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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