Lavori in A27 e rientri dal week end: traffico in tilt e polemiche

Martedì 18 Giugno 2019 di Luca Anzanello Claudia Borsoi
la lunga coda che si è formata domenica sera per i lavori in A27
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Lavori al tunnel del Monte Baldo più vacanzieri di ritorno da laghi e montagna uguale “domenica bestiale” su autostrada e statale. Un mix di fattori ha provocato code chilometriche nella zona nord della città domenica pomeriggio, quando migliaia di persone che scendevano dal bellunese dopo avere trascorso la domenica in montagna hanno incontrato code a ripetizione.
 
Le prime, come accade in alta stagione turistica, hanno interessato la statale 51 già in Cadore, proseguendo con il classico traffico a passo d’uomo a Longarone. Una volta giunti all’imbocco dell’autostrada A27 a Pian dei Vedoia, di solito le code si esauriscono, ma domenica non è andata così perché da diversi giorni la galleria “Monte Baldo”, tra i caselli di Vittorio Nord e Vittorio Sud, è interessata da lavori che comportano il doppio senso di marcia sull’altro lato del tunnel, con tutti i mezzi incanalati in una sola corsia per senso di marcia. Ad avvisare i conducenti dei forti rallentamenti ci hanno pensato i display a Pian di Vedoia e al bivio per il casello di Fadalto. Quest’ultimo a sera inoltrata indicava ancora “5 km di coda per lavori” al km 56.
Diversi conducenti, timorosi di trovarsi imbottigliati in A27, hanno imboccato l’Alemagna già dal bellunese o uscendo (in colonna) a Vittorio Nord. In questo modo, però, alle code in autostrada si sono sommate quelle sulla viabilità ordinaria, ulteriormente aggravate a Porta Cadore dal traffico proveniente dalla Vallata. I lapisini sono tornati a vedere le code che caratterizzavano la statale prima della costruzione dei viadotti autostradali, e la valle si è trasformata fino a tarda sera in un serpentone di veicoli diretti a sud che in alcuni momenti avrebbe toccato anche i 10 chilometri, con effetti deleteri sulla qualità dell’aria. Domenica alle 21 servivano ancora venti minuti per andare da Savassa al centro. I treni hanno circolato regolarmente, ma i passeggeri in partenza dalla stazione di via Trento e Trieste hanno trovato fuori servizio l’unica biglietteria automatica.
L’AMMINISTRAZIONE
«Una situazione insostenibile quella che si è verificata domenica – commenta l’assessore alla viabilità Bruno Fasan che abita in Val Lapisina e che ha avuto diretta visione, sotto casa, della lunga coda che scandiva l’Alemagna - E questi lavori sulla galleria pare che proseguiranno fino a metà agosto. Sono partiti già da un mese, ma ora con l’aumento del flusso viario dalla montagna in direzione sud la nostra città non può essere penalizzata. Anche due domeniche fa ci sono state code e rallentamenti, ma nulla a che vedere con domenica scorsa». L’assessore sta verificando se Società Autostrade abbia o meno informato nelle settimane scorse il Comune di questi lavori e delle potenziali code che si sarebbero create. «Se la situazione è questa – aggiunge Fasan – dovremmo potenziare il servizio d’ordine con le pattuglie di vigili la domenica».
CHE FARE
Ieri mattina l’assessore ha portato la questione all’attenzione del sindaco Antonio Miatto. «Ci impegneremo – prosegue Fasan – per cercare, in base alle nostre competenze, una soluzione perché non possiamo subire ogni fine settimana 10 chilometri di coda sulla statale Alemagna con ricadute sulla nostra viabilità urbana». Il problema code è scoppiato nel passato fine settimane, con i rientri dalla montagna. Disagi invece limitati dal lunedì al venerdì sebbene il cantiere all’interno della galleria “Monte Baldo” sia comunque aperto. «Durante la settimana in autostrada la coda è minima, mentre la situazione diventa incredibile e insostenibile il sabato e la domenica» conclude l’assessore.
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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