«La flat tax si farà». Parola di Matteo Salvini. Da Washington, dove ieri ha parlato alla stampa, il vice presidente del consiglio ha spiegato che la flat tax «non è una scelta» e che «ci devono essere i margini» per farla. Poi si può decidere come modularla negli anni, visto che abbiamo davanti quattro anni ma un taglio delle tasse non per tutti ma per tanti ci deve essere dalla prossima manovra».
Salvini in viaggio a Washington e quel paragone con De Gasperi
In vista del 9 luglio, quando l'Ecofin potrebbe lanciare ufficialmente la procedura d'infrazione contro l'Italia per la mancata discesa del debito, Salvini ha aggiunto: «Noi passiamo dalle grandi strategie economico-commerciali e geopolitiche qua a Washington alle piccolezze delle "multine", delle infrazioni, dei controllori imposti da Bruxelles. Abbiamo visto in Grecia come è finita. Hanno ammazzato un popolo e spalancato le porte ai cinesi che si sono comprati un paese attraverso un porto. L'Italia non è la Grecia. Noi puntiamo a convincerli coi numeri, i dati, il buon senso e la cortesia. Altrimenti le tasse le tagliamo lo stesso agli italiani, a Bruxelles se ne facciano una ragione».
Buongiorno Amici e buon lunedí! ☀
Oggi onorato di rappresentare l’Italia qui a Washington incontrando il Segretario di Stato Mike Pompeo alle 15 e il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence alle 20 (ora italiana).
Vi tengo aggiornati e vi abbraccio! #SalviniUSA🇮🇹🇺🇸 pic.twitter.com/4TasHGnnrr— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 17 giugno 2019
Per Salvini sarebbe poi «un errore strategico, non solo commerciale ma geopolitico, allontanare la Russia dall'Occidente per lasciarla nelle braccia della potenza cinese».