Il turno di notte di pattugliamento delle strade bergamasche si è trasformato in tragedia per un carabiniere di origini abruzzesi ma che lavorava da vent'anni in provincia di Bergamo: l'appuntato scelto Emanuele Anzini, che avrebbe compiuto 42 anni domani, è stato travolto e ucciso a un posto di controllo a Terno d'Isola, da un automobilista risultato positivo all'alcoltest e arrestato.
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In carcere con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale (formalizzata in giornata dal pm Raffaella Latorraca che, ricostruiti i fatti, ha modificato l'iniziale accusa di omicidio stradale) è finito un cuoco trentaquattrenne di Sotto il Monte Giovanni XXIII: Matteo Colombi Manzi aveva un tasso alcolico di quasi 3 grammi per litro, vale a dire 5 volte il limite di legge.
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Oggi pomeriggio è stata eseguita l'autopsia, mentre i funerali del militare saranno celebrati domani pomeriggio, alle 15, a Sulmona, la sua cittadina natale. Nato il 18 giugno 1977, Anzini era nell'Arma da vent'anni, prima alla stazione di Piazza Brembana e dal 2006 al nucleo radiomobile di Zogno. L'investitore è accusato anche di omissione di soccorso con fuga e resistenza a pubblico ufficiale: lo scorso gennaio gli era già stata ritirata per un mese la patente per eccesso di velocità, mentre lo scorso novembre era stato denunciato per essersi allontanato dopo un incidente con feriti lievi. Nelle prossime ore sarà interrogato in carcere.
#17giugno Il cordoglio del Ministro @Eli_Trenta per l’App. Sc. Emanuele Anzini, investito da un ubriaco a Terno d'Isola (BG): mi stringo in un forte abbraccio alla famiglia del militare e all'Arma dei @_Carabinieri_ sempre in servizio per garantire la nostra sicurezza
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) 17 giugno 2019
Attorno ai familiari dell'appuntato e all'Arma si è stretto il cordoglio a livello nazionale. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale Giovanni Nistri: «Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso dell'appuntato scelto Emanuele Anzini, investito da un'autovettura in provincia di Bergamo mentre era impegnato in attività di servizio. Nella circostanza desidero esprimere a lei, signor comandante generale, e all'Arma dei carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore».
Cordoglio è stato espresso anche dai vicepremier. Luigi Di Maio ha sottolineato che «non si può morire così. Chi sbaglia deve pagare». Mentre l'altro vice, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini da Washington ha mandato «un pensiero commosso a Emanuele, il carabiniere di 41 anni travolto e ucciso mentre stava facendo i proprio lavoro in provincia di Bergamo. Una preghiera per lui, per la famiglia, per l'Arma. È doveroso difendere, tutelare e ringraziare ogni giorno le donne e gli uomini in divisa che assicurano la sicurezza degli italiani».
Il mio cordoglio per la tragica morte del carabiniere travolto nella notte da un uomo alla guida in stato d’ebbrezza. Sono vicino ai suoi cari e a tutta la famiglia dell’Arma dei Carabinieri. Non si può morire così. Chi sbaglia deve pagare.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 17 giugno 2019