L'ipotesi di referendum sulle grandi navi a Venezia non è democrazia ma dimostrazione di inadeguatezza

Domenica 16 Giugno 2019
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Caro Direttore,
sono veneziana di nascita e di vita. Sono sicura che nessuno a Venezia vuole il passaggio delle grandi navi per san Marco, ma nemmeno l'abolizione della crocieristica che eliminerebbe tanti posti di lavoro e ribasso di introiti alla città.
Ma chi non possiede quella brutta malattia genetica che si chiama ignoranza, sa anche che senza gerarchie culturali siamo tutti troppo uguali come qualcuno ha scritto in questi giorni con ragione. La democrazia non esiste quando si arriva alle decisioni specifiche sul come e dove operare. Altro che rimpasto, il signor Toninelli va allontanato, non sa e non capisce nulla su Venezia. E ora delega i veneziani. Cos'è, un tentativo di accaparrarsi voti?
Ministro che fa perdere tempo, si fa la promenade a Venezia per ricevere le onorificenze della Marina. Ha snobbato ed escluso Sindaco e Regione. Ma ha ricevuto i no global in delegazione. Si vede che si sente a suo agio solo con i disobbedienti. Non sa nemmeno cos'è la democrazia. Impari a rispettare le Istituzioni legittime, prima di tutto il Sindaco della nostra città. Non l'ha fatto e non merita rispetto. Il signor Toninelli non capisce niente ed è fuori posto. Altro che rimpasto, qui è urgente andare al più presto ad elezioni.


Rosita Bonometto

Cara lettrice,
l'ipotesi di un referendum sul porto per le grandi navi a Venezia è stata spacciata come una prova di democrazia e di partecipazione. Nulla di più falso. È solo la palese dimostrazione dell'inadeguatezza di una classe politica incapace di decidere e di scegliere. Non c'è altro da aggiungere.
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