Anna Falchi: «Mamme o in carriera, siate libere di essere ciò che volete»

Mercoledì 12 Giugno 2019 di Paolo Travisi
Anna Falchi

Anna Falchi, modella, attrice e mamma di una bimba di 8 anni, oggi più che mai compie i salti mortali per coniugare tre ruoli, diversi e faticosi e ritagliarsi del tempo libero per curare la sua bellezza. “Io per lavoro viaggio spesso, mi divido tra mille impegni, rispondere al telefono, curare il mio aspetto indispensabile per la professione che ho scelto e tenere sotto controllo mia figlia che va a scuola. Fare tutto è complicato per noi donne, lo sappiamo. Ma oggi, più che in passato, nel tempo del riposo, preferisco dedicarmi al ruolo più bello, quello di mamma”.
 

 


Ma Anna Falchi, che sul finire degli anni Novanta è stata spesso etichettata “la fidanzata di” per le sue love story con personaggi dello spettacolo e dello sport, non si è mai sentita vittima nel mondo del lavoro, in quanto donna. Merito della mamma. “Mia madre che viene dal Nord-Europa mi ha sempre trasmesso questo spirito, un grande senso di libertà e di forza a cui le donne dovrebbero ambire sempre. E' giusto anche sentirsi appagate dall'essere mamme e moglie, ma secondo me la prima cosa che una donna deve fare è sentirsi indipendente dalla figura maschile. Non esiste più il concetto di famiglia in cui è solo l'uomo a portare i soldi a casa. Anzi potrebbe anche essere il contrario”.

In tempi in cui il movimento metoo ha portato allo scoperto tante situazioni di attrici, vittime di abusi o molestie da parte di uomini in ruoli importanti nello show business, Anna Falchi ammette invece di non sentirsi “discriminata nel mio ruolo di donna.
Si è fatto tanto per l'uguaglianza dei sessi, anche se non dico che siamo a pari livello, probabilmente no, ma lo stiamo raggiungendo”. E la bellezza femminile in tv, troppo mostrata? "A me non infastidisce. In passato ho fatto calendari, ed oggi su Instagram mi piace fare anche delle foto più sexy, perché  ricevere dei complimenti fa salire l'autostima e star bene”. Il pragmatismo della Romagna, terra natale di Anna Falchi, non lascia spazio a negatività, ma c'è una cosa che la fa sentire a disagio. “Le chat di gruppo delle mamme. Devi esserci per forza, su quella di danza, di nuoto, di scuola. Ma io non rispondo, non mi piacciono e dovrebbero ridurle anziché fare dei gruppi enormi. Meglio una telefonata o un caffè al bar per parlarsi”. E nei momenti no cosa fa? “Ascolto mia figlia, è lei a darmi lezioni di vita, ed il sorriso. Io le insegno ad essere curiosa della vita ed a confrontarsi sempre con gli altri”.

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