Corea del Nord, venduta come schiava del sesso online: Lee prigioniera in casa per 5 anni

Martedì 11 Giugno 2019
Corea del Nord, venduta come schiava del sesso online: Lee prigioniera in casa per 5 anni
Prigioniera per 5 anni in un piccolo appartamento nel nord-est della Cina con un gruppo di altre ragazze.
Poteva uscire da lì ogni sei mesi, per una passeggiata nel parco. Lee era finita in quel 
“carcere”  dopo che l'intermediario alla quale si era affidata per scappare dalla Corea del Nord l'aveva venduta a un operatore che gestisce incontri di sesso virtuale su internet. La  storia di Lee Yumi,  raccontata sul sito della Cnn, è comune a tante altre ragazze e donne nordcoreane. Alcune sono bimbe di 9 anni, che - secondo un rapporto dell'organizzazione no-profit Korea Future Initiative basata a Londra -  sono state rapite o sono rimaste vittime del multimiliardario affare del commercio del sesso.

Le donne nordcoreane sono spesso ridotte in schiavitù nei bordelli, vendute per matrimoni combinati o costrette a esibirsi in scene porno di fronte a webcam in città vicine al confine tra Cina e Corea del Nord. Quando vengono scoperte dalle autorità cinesi, la schiave del sesso sono rimpatriate e spesso torturate. Lee viene da una famiglia di quadri bassi del Partito di Kim jong un e non faceva la fame ma voleva una vita migliore e così ha deciso di attraversare il confine con la Cina con l'aiuto di un mediatore che le aveva promesso un lavoro in un ristorante. La frontiera l'ha passata di notte con altre sette ragazze attraversando a piedi il fiume Tumen che separa Cina e Corea del Nord.

Arrivata in Cina è stata portata in un appartamento al quarto piano di un palazzo nella cittadina di Jilin, a 50 chilometri dal confine. Non c'era nessun ristorante. Ma Lee era stata venduta per 4.500 dollari a un operatore del sesso online che si è rifiutato di lasciarla andare dicendole di aver pagato per lei che, quindi, avrebbe dovuto ripagare il suo debito. Lee è riuscita a fuggire dalla sua prigione solo nel 2018 dopo che un cliente online l'ha aiutata a mettersi in contatto con un Chun Ki-Won, un pastore che da 20 anni dà una mano a coloro che scappano dalla Corea del Nord e che ha mandato un gruppo di soccorso così le ragazze si sono calate dalla finestra. Lo chiamano Schindler asiatico.
Ultimo aggiornamento: 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA