Indagati 5 imprenditori: multe e patente ritirata "scaricate" sull'operaio

Martedì 11 Giugno 2019 di Marco Aldighieri
Un controllo dei carabinieri
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ALTA PADOVANA - Tutti i punti decurtati e patente sospesa. Troppe multe per eccesso di velocità al volante di Porsche, Audi A6 Avant e furgoni Mercedes. Peccato però che il “colpevole”, un cittadino indiano di 45 anni, su quelle auto di grossa cilindrata e di lusso non sia mai salito. E già perchè qualcuno, per evitare il ritiro della propria patente e il pagamento di ammende salate, ha rubato e utilizzato i dati della licenza di guida dello straniero. E chi è stato? Nei guai sono finiti cinque imprenditori dell’Alta padovana e un altro cittadino indiano. Tutti e sei sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di falso e truffa.
 
I FATTI
Ai primi di marzo l’operaio indiano, residente in Piemonte, si è visto recapitare una lettera dalla Motorizzazione dove è stato avvisato della sospensione della sua patente. Incredulo, perchè sicuro di non avere commesso alcuna infrazione al codice della strada talmente grave, ha effettuato un accesso agli atti. E ha scoperto di essere incappato, dalla fine dell’anno scorso ai primi mesi di quest’anno, in una serie di multe per eccesso di velocità commesse soprattutto in autostrada, e al volante di bolidi di lusso come Porsche e Audi. Senza parole, ha presentato un esposto-denuncia contro ignoti nella sua Procura di riferimento.
LE INDAGINI
Gli inquirenti, attraverso le targhe delle auto, sono risaliti ai rispettivi proprietari scoprendo che sono cinque imprenditori dell’Alta padovana. A questo punto, per competenza territoriale, il fascicolo è passato alla Procura di Padova ed è stato preso in mano dal pubblico ministero Marco Brusegan che ha affidato le indagini ai carabinieri in Procura. I militari hanno convocato l’operaio indiano, ora impiegato in un’azienda in provincia di Verona, per ascoltare la sua versione dei fatti. E lo straniero ha dimostrato agli inquirenti che le multe per eccesso di velocità, gli sono state addebitate o nei giorni che era in fabbrica a lavorare o addirittura quando si trovava in India dai parenti. Poi si è ricordato di avere spedito a un connazionale, residente nell’Alta padovana, il suo curriculum per trovare un lavoro con allegata la fotocopia della sua patente di guida. I carabinieri sono così risaliti al secondo cittadino indiano e hanno scoperto che, in cambio di denaro, forniva ai cinque imprenditori “amici” i dati della patente del connazionale per evitare le multe e la sospensione della licenza di guida. Così tutti e sei sono stati indagati per falso e per truffa. 
Marco Aldighieri
Ultimo aggiornamento: 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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