Minibot, Tria: «Non è tema di governo. Deficit al 2,1% senza manovre»

Domenica 9 Giugno 2019
Minibot, Tria: «Non è tema di governo. Deficit al 2,1% senza manovre»
18

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria è «sicuro» che con Bruxelles sarà trovato l'accordo sullo squilibrio dei conti, così come è altrettanto certo che la vicenda dei minibot, che ha derubricato a scambio di opinioni, non sarà «trattata a livello di governo».

Da Fukuoka, al termine della due giorni di lavori del G20 finanziario, il ministro ha ricordato che sulla procedura e sul deficit c'è «un negoziato e un dialogo con la Commissione Ue e sono sicuro che troveremo una soluzione perché il governo italiano è solito rispettare le regole di bilancio dell'Ue». 

Mini-Bot e Ue, scontro nel governo: la mossa che allarma Conte
 


Dopo, «proveremo a dimostrare che il nostro programma le rispetta. Dobbiamo discutere su come misurare alcuni indicatori e questa è la situazione». Sul deficit, invece, «andremo sotto intorno al 2,2-2,1%», ha rilevato ancora, ricordando che «le aspettative sono quelle scritte nel Def». In altri termini, il messaggio è che il quadro tracciato è in linea col percorso concordato con l'Ue e potrà essere rispettato senza alcuna manovra correttiva, usando i risparmi di reddito di cittadinanza e di quota 100, nonché tutti quelli generati da altre voci, come i dividendi. Sui minibot, suggeriti dalla Lega per saldare i debiti arretrati della pubblica amministrazione, la questione per il ministro è chiusa, malgrado i commenti al rilancio delle forze che sostengono l'esecutivo. «Non credo che ci sia una discussione interessante perché abbiamo discusso di alcune opinioni, ma non è una questione principale che andremo a trattare a livello di governo», ha sottolineato. 

Minibot, ira di Salvini e Di Maio: «Tria dice no? Allora trovi soluzioni, imprese vanno pagate»

Nei bilaterali e negli incontri avuti al G20 sono stati trattati vari temi: ad esempio, l'economia globale col segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin; di Ocse col suo segretario generale Angel Gurria; di un progetto specifico con Kristalina Georgieva, Ceo della Banca Mondiale. «Si tratta dell'apertura a Roma di un centro di ricerca che è finalizzato agli studi sulle migrazioni e l'Africa, e i temi collegati. Ne abbiamo abbiamo discusso e sta andando avanti», ha spiegato Tria. Coi leader europei, di Germania, Francia, Spagna e Olanda, invece, c'è stato un giro di opinioni su diversi argomenti in discussione: l'Esm, il bilancio dell'eurozona e i preparativi in vista dell'Ecofin del Lussemburgo. E poi il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Un incontro definito costruttivo, parte di un percorso di confronto. «Ho avvertito veramente che il ministro Tria è conscio di quello che deve fare», ha commentato Moscovici, per quello che appare un assist sul ministro attaccato da Roma per le sue frasi sui minibot. Moscovici, che si è detto convinto che il processo sarà completo prima della decadenza dell'attuale commissione, ha detto di vedere «un ampio supporto all'approccio seguito».

A Fukuoka s'è «discusso di tutto tranne che di Italia: s'è parlato di problemi globali che riguardano l'andamento economico», ha assicurato Tria, in risposta a una domanda specifica. «Si è parlato di molti rischi, dalla hard Brexit ai rischi geopolitici, ma nessuno ha menzionato l'Italia», ha ribattuto da parte sua il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, presente con Tria a un breve incontro coi media. «Si è parlato di questioni strutturali, più che congiunturali. E si è dato per acquisito che abbiamo avuto un rallentamento e che si sta uscendo, a meno che questi rischi di protezionismo e geopolitici, non rendano - ha aggiunto - più difficile il rientro a un passo di crescita sostenuto».


 

Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci