Siri e Alexa si sono sposate. L'assistente virtuale di Apple, Siri, e quella di Amazon, Alexa, hanno detto sì e sono diventate moglie e moglie. A organizzare il primo matrimonio tra intelligenze artificiali è stato l'Ufficio del Turismo di Vienna, dove da gennaio il matrimonio omosessuale è realtà. L'unione tra robot è stata celebrata in onore dell'EuroPride che per il secondo anno si svolgera nella capitale austriaca dall'1 al 16 giugno. In una location da sogno, nel Castello del Belvedere di Vienna, le voci artificiali più conosciute nel mondo sono state portate all'altare, personificate da due device.
A celebrare il matrimonio la drag queen austriaca Holger Thor. Siri e Alexa sono già state protagoniste di un dibattito molto acceso sollevato addirittura dall'Unesco: secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite la scelta di voci femminili nel ruolo di assistenti virtuali danneggia in generale la visione delle donne. «Macchine passivamente obbedienti con voci di donne entrano nelle nostre case, nelle nostre auto e nei nostri uffici. La loro sottomissione influenza come la gente reagisce alle voci femminili e come le donne rispondono a richieste e si esprimono», ha osservato Saniye Golser Corat, direttore della parità di genere all'Unesco. Ed è così che dopo l'appello dell'Unesco ai giganti della Silicon Valley, è nata "Q", voce gender neutral.
Nel frattempo Siri e Alexa hanno continuato a celebrare la loro unione su Instagram, Facebook e su un sito dove spiegano come si sono incontrate e quale è stato il loro primo appuntamento. "Pensavamo di non avere alcuna connessione tra di noi...e invece..."
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